Il realismo di Del Neri: «è un momento disastroso»
A margine della seconda bruciante sconfitta in quattro giorni, il tecnico del Doria non nasconde le difficoltà di un periodo negativo: «Per tornare quelli di prima dobbiamo rimboccarci le maniche e cambiare atteggiamento».
Si pensava potesse rivelarsi un toccasana e, invece, la Coppa s’è tramutata in un calice amaro da digerire. Dopo una striscia incredibile di risultati utili consecutivi tra le mura amiche, il Livorno è arrivato al "Ferraris" strappando alla Sampdoria una qualificazione agli ottavi di Tim Cup. E lo ha fatto contro tutti i pronostici della vigilia. Facile dunque comprendere come la delusione sia palpabile in casa blucerchiata; a maggior ragione se sommata a quella post-stracittadina. A nascondersi dietro un dito e mettere la testa sotto la sabbia, però, Luigi Del Neri non ci pensa proprio. «Davvero un momentaccio, direi disastroso – commenta il tecnico di Aquileia nella mixed-zone di Marassi -. Non credo sia esagerato definirlo tale. La situazione è strana, quasi paradossale: la nostra posizione in classifica resta ottima ma siamo qui a parlare di crisi. Dobbiamo necessariamente rimboccarci le maniche e soprattutto cambiare atteggiamento».
L’atteggiamento visto nel derby è stato da dimenticare e questa sera, in Tim Cup, non c’è stata la reazione tanto attesa.
«Innanzitutto sono stato accusato di non essermi scusato con i tifosi dopo la partita col Genoa. Beh, lo faccio ora. Abbiamo una gran voglia e il dovere di riconquistare il nostro pubblico, grande anche questa sera. Poi penso che il derby perso in quel modo abbia lasciato qualche traccia anche oggi».
Cosa lascia questa eliminazione?
«Di sicuro perdere e uscire di scena così fa male perché, pur senza troppa intensità, si poteva tranquillamente vincere. Non credo che il Livorno abbia fatto molto più di noi per passare il turno ma purtroppo è andata così: quando va male, nel calderone va dentro anche la sfiga, vedi il pareggio loro, preso con Lucchini che stava uscendo per crampi».
A proposito di intensità, che risposta ha avuto da chi è stato impiegato meno?
«Difficile dirlo perché la prestazione va valutata a livello di gruppo più che di singoli e il gruppo nel suo complesso è stato un po’ condizionato dal momento negativo. Resta il fatto che qualche cambio c’è stato e qualche risposta lo ha avuta, penso ad esempio ad Accardi che ha disputato un’ottima partita o a Bellucci che ha fatto fare un gol e avrebbe potuto farne uno lui».
Come si riparte ora?
«Si riparte con il desiderio di tornare quelli di prima, di fare punti e racimolare forze mentali già a partire dalla partita di sabato contro il Milan. Dispiace vivere serate così, lo ripeto, ma mi auguro che questa eliminazione dalla Coppa Italia ci possa essere utile: se in grado di darci la forza necessaria a migliorarci in vista del futuro, ben vengano sconfitte come questa».
Nella foto Pegaso, mister Del Neri e un momento non proprio fortunato che gli si legge in volto.