La Sampdoria si perde anche a San Siro: vince il Milan 3-0
I blucerchiati escono a testa bassa anche dal "Meazza", dove i rossoneri si impongono grazie al tris di reti realizzato da Borriello, Seedorf e Pato in avvio di gara. Inesistente la reazione dei ragazzi di Del Neri.
Non sembra avere fine il momento negativo attraversato dalla Sampdoria nelle ultime settimane. Dopo il k.o. nel derby e l’eliminazione dalla Tim Cup per mano del Livorno, i blucerchiati escono sconfitti anche dal "Meazza", travolti da un Milan che, per quello che è riuscito a far vedere in campo, merita di un posto al fianco della Juventus come antogonista dell’Inter per la conquista dello Scudetto. A San Siro, la formazione allenata da Leonardo s’è imposta con un secco 3-0, firmato da Borriello, Seedorf e Pato. Com’era già accaduto sabato scorso in occasione della stracittadina genovese, i ragazzi di Luigi Del Neri non sono mai entrata in partita, finendo per annaspare sotto i colpi rossoneri che al cospetto del Doria hanno assunto i connotati di una vera e propria corazzata.
Nessuna reazione. La gara contro i rossoneri si prospettava proibitiva fin dalla vigilia, vuoi per la caratura tecnica degli avversari vuoi per le assenze e il morale a terra con cui la Sampdoria si presentava alla "Scala del calcio". Tuttavia, nell’ambiente blucerchiato, ci si aspettava una reazione, se non in termini di risultati, quantomeno a livello di grinta ed intensità. A San Siro invece non si sono visti né il gioco né tanto meno la verve che aveva contraddistinto l’inizio di stagione della Samp: e il risultato parla chiaro.
Approccio sbagliato. Davanti a Castellazzi, Del Neri ripropone Stankevicius a destra, Ziegler sulla corsia opposta e la coppia centrale composta da Gastaldello ed Accardi. In mezzo al campo, vista l’assenza di capitan Palombo (appiedato per un turno dal Giudice Sportivo al pari di Cacciatore e Rossi), spazio al tandem composto da Poli e Tissone, con Padalino sulla fascia destra e Mannini libero di agire sulla corsia mancina. In attacco, la coppia Cassano-Pazzini. Il Doria però scende in campo in maniera arrendevole, troppo timoroso e poco concentrato. Così, dopo solo un minuto dal fischio d’inizio, un malinteso sulla destra doriana consente ad Antonini di innescare Ronaldinho che dalla sinistra rossonera pesca Borriello a centro-area. L’ariete partenopeo non ha difficoltà di testa ad anticipare Accardi e realizzare il più classico dei gol dell’ex, che di fatto taglia le gambe alla Sampdoria, spianando la strada agli uomini di Leonardo.
Confusione. Lo svantaggio iniziale manda il Doria in confusione. I blucerchiati finiscono per lasciare ampi spazi al Milan, che puntualmente li colpisce. Dimenticato da Stankevicius e Padalino, Ronaldinho ha tutto il tempo al 21’ di aspettare l’inserimento di un altro ex blucerchiato, Clarence Seedorf, e di servirgli un pallone d'oro che l'olandese spedisce di prima intenzione sotto la traversa, con Castellazzi impietrito. Sbandano i doriani e il Diavolo, sulle ali dell’entusiasmo, appare una macchina da gol inarrestabile. Al 23’ arriva addirittura il tris: su un lancio dalla sinistra di Pirlo, Borriello riesce a fare la sponda di testa per Pato che dapprima spara su Castellazzi, quindi riconquista il pallone e lo appoggia in rete a porta sguarnita.
Sostituzioni. Mister Del Neri prova allora correre ai ripari, richiamando in panchina Mannini e mandando in campo Lucchini. L'ingresso del centrale permette ad Accardi di sistemarsi a sinistra, consentendo a Ziegler di avanzare sulla linea dei centrocampisti. Il cambio però non porta i frutti sperati: è sempre il Milan a fare la partita e a sfiorare in più di un’occasione il quarto gol. Sostituzione obbligata anche per Leonardo che al 33’ è costretto a far entrare in campo Abate (altro ex blucerchiato) al posto di Ronaldinho, fermato da un risentimento muscolare alla coscia destra.
Assenti. Neppure i cambi apportati da Gigi Del Neri nella ripresa servono alla Sampdoria per scuotersi di dosso il torpore e l’apatia che la attanaglia ormai da tre gare consecutive. L’ingresso di Semioli, nuovamente in campo dopo l’infortunio alla spalla patito contro il Siena a Marassi lo scorso 20 settembre, non riesce a dare la spinta necessaria ai blucerchiati per provare a creare la minima apprensione a Dida e compagni. Stesso discorso per Bellucci, entrato nel finale al posto di uno spento Pazzini. La Sampdoria è assente in tutti i reparti: finisce 3-0 per il Milan e il momentaccio continua.
Milan 3
Sampdoria 0
Reti: 1’ p.t. Borriello, 21’ p.t. Seedorf, 23’ p.t. Pato.
Milan (4-2-1-3): Dida; Zambrotta, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Ambrosini (30’ s.t. Flamini), Pirlo, Seedorf; Pato, Borriello (22’ s.t. Huntelaar), Ronaldinho (33’ p.t. Abate). A disposizione: Storari, Kaladze, Favalli, Di Gennaro. Allenatore: Leonardo.
Sampdoria (4-4-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Accardi, Ziegler; Padalino (6’ s.t. Semioli), Poli, Tissone, Mannini (24’ p.t. Lucchini); Pazzini (30’ s.t. Bellucci), Cassano. A disposizione: Fiorillo, Zauri, Pozzi, Franceschini. Allenatore: Luigi Del Neri.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Assistenti: Romagnoli e Nicoletti di Macerata.
Quarto ufficiale: Pierpaoli di Firenze.
Note: ammoniti al 38’ p.t. Tissone, al 2’ s.t. Lucchini, all’11’ s.t. Seedorf, al 29’ s.t. Stankevicius per gioco scorretto; abbonati 26.108, paganti 16.716; recupero 2' p.t. e 2' s.t.; serata fredda, terreno di gioco in buone condizioni.
Nella foto Pegaso, Marius Stankevicius prova ad anticipare il fantasista brasiliano del Milan Ronaldinho.