Lucchini si gode il punto: «Era importante reagire»
Nel dopo-gara con la Roma, il centrale di Codogno spiega cosa ha spinto i blucerchiati a fornire una prova incoraggiante, che ha permesso alla Sampdoria d'imporre il pari ai giallorossi: «Volevamo fornire una risposta positiva, soprattutto a noi stessi».
La lotta contro avversari del calibro di Totti, Vucinic, Taddei e Perrotta è stata dura, ma Stefano Lucchini e i suoi compagni ne sono usciti a testa alta, arginando alla grande gli assalti degli avanti giallorossi alla porta difesa da Castellazzi e permettendo alla Sampdoria di tornare a far punti dopo il trittico negativo infilato dal derby in poi. «Una prestazione che dovevamo soprattutto a noi stessi, per dimostrare che non eravamo diventati di colpo dei brocchi», spiega il difensore blucerchiato – di sicuro tra i migliori nel posticipo di questa sera – nella mixed-zone del "Luigi Ferraris".
Reazione. Tutto l’ambiente si aspettava una reazione, dopo le prestazioni deludenti dei blucerchiati. Contro la Roma, reduce dal successo nel derby con la Lazio, la Samp ha dimostrato di aver ritrovato quella grinta e quel carattere che ne avevo contraddistinto l’inizio di stagione, quando aveva riscosso ampi consensi a livello mediatico, guadagnandosi i galloni di sorpresa del campionato e potenziale concorrente di Inter, Milan e Juventus nella lotta per il titolo. «Noi non ci siamo mai esaltati – precisa Stefano Lucchini, nel dopo-partita di Sampdoria-Roma -. Siamo un gruppo consapevole dei propri mezzi e neppure ad inizio anno abbiamo pensato di poter lottare per certi traguardi. Tuttavia non pensavamo neppure di essere la squadra vista nel derby e nelle due gare successive. Abbiamo attraversato un momento difficile, dove non riuscivamo più ad esprimerci sui nostri livelli, però credo che con la Roma abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito e capace di lottare per la maglia che indossa».
Analisi. Nel finale della sfida con i giallorossi la Sampdoria ha accusato un calo, chiudendo la gara con qualche patema di troppo, ma per Lucchini soffrire contro una squadra forte come la Roma non è motivo di preoccupazione. «È stata una gara difficile, intensa – prosegue il centrale blucerchiato -. Di fronte avevamo una grande squadra, che nell’ultimo periodo sembra aver superato definitivamente i problemi che ne avevano caratterizzato l’inizio di stagione. Nei minuti finali, abbiamo accusato un po’ di stanchezza, non solo sotto il punta di vista atletico, ma anche mentale. Volevamo a tutti i costi dare un segnare positivo, ci tenevamo a non perdere e per tenere testa a questa Roma abbiamo dovuto spendere molte energie».
Campo pessimo. Energie che i giocatori hanno dovuto spendere in quantità maggiori al solito anche per far fronte alle «condizioni inguardabili del prato di Marassi», come afferma lo stesso Lucchini, che va giù duro sullo stato in cui verte il fondo del "Ferraris". «È veramente un peccato che il campo sia in condizioni pessime – conclude il difensore di Codogno -. Oltre che per lo spettacolo, un terreno ridotto così rischia di mettere a serio rischio anche le gambe di noi giocatori. Nei cambi di direzione si alzano zolle enormi di prato, aprendo delle vere e proprie voragini che possono causare distorsioni alle caviglie e alle ginocchia. Gli ultimi interventi effettuati non hanno migliorato affatto le condizioni del campo, spero che qualcosa venga fatto per le prossime gare».
Nella foto Pegaso, Stefano Lucchini controlla a vista il capitano giallorosso Francesco Totti.