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Dessena dopo Oporto: «Che bello rivestire il blucerchiato»

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Dessena dopo Oporto: «Che bello rivestire il blucerchiato»

Il mediano parmigiano non nasconde l’emozione e la sua voglia di fare: «Dobbiamo migliorare dal punto di vista atletico ma per la Champions League non ci saranno problemi».

25_dessenaRúben Micael, Fernando e soprattutto João Moutinho erano tutt’altro che clienti facili. Giovani, forti e tecnici, i médi – i centrocampisti – del Porto. Sulla loro strada però, nella serata lusitana di ieri, hanno trovato due tipi tosti come Andrea Poli e Daniele Dessena, pane per i denti aguzzi dei Dragões biancoblù. «Loro sono partiti a spron battuto – dice il mediano parmigiano della Sampdoria -, erano più avanti di condizione e si vedeva. Noi siamo stati bravi a non disunirci e a replicare, facendo il possibile dopo due settimane di ritiro a Moena, due settimane di lavoro pesante». «Credo sia normale – continua Dessena – pagare dazio in queste prime uscite, soprattutto con avversari di questo calibro: per quel che ci riguarda ci stiamo allenando bene, è ovvio che dobbiamo migliorare dal punto di vista atletico ma credo che per il play-off di Champions League non ci saranno problemi».

A livello ambientale, qual è stato l’impatto coi quasi 40mila del "Dragão"?
«Giocare in uno stadio del genere, contro una squadra blasonata come il Porto fa sempre un enorme piacere. È stata un’amichevole prestigiosa sia per noi sia per loro, utile per le gambe e per farci assaporare l’atmosfera dei grandi stadi europei».

Indossare nuovamente la maglia del Doria in una partita vera che sensazione è stata?
«Anche tornare a vestire il blucerchiato è stato prestigioso, bellissimo, un’emozione stupenda. Il numero 11 dietro la schiena non era proprio il mio, però resta il fatto che questa maglia vorrei indossarla ancora per tanto tempo».

E le scarpe spaiate?
«No, quelle no, mi piacerebbe tornare alla normalità: significherebbe che il piede non fa più male. Le porto spaiate perché ho il dito particolarmente gonfio, una è più grossa dell’altra. Sono un ragazzo coerente, che nonostante il dolore vuole allenarsi e giocare sempre e comunque».

Nella foto Pegaso, Daniele Dessena inseguito dal biancoblù James.

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