Gasparin entra in clima Champions: «è la gara della vita»

Dall’aeroporto genovese "Cristoforo Colombo", il d.g. blucerchiato lancia la sfida alla formazione tedesca e sottolinea i punti di forza doriani: «L’entusiasmo del gruppo sarà decisivo».

L’orologio segna le 10.35. La comitiva blucerchiata è pronta ad imbarcarsi sul charter AZ 8082 che poco meno di due ore più tardi atterrerà al Flughafen Bremen. Domani la Sampdoria scenderà in campo al "Weserstadion" per affrontare il Werder nella gara d’andata del play-off di Champions League, l’ultimo ostacolo sulla strada che porta ai fatidici gironi. Palombo e compagni hanno lavorato sodo per oltre un mese agli ordini di Mimmo Di Carlo per arrivare pronti a questo importante appuntamento, che può valere una stagione intera. «Quello della Champions League è uno di quegli appuntamenti che chi fa il nostro mestiere vorrebbe sempre vivere almeno una volta nella propria carriera, non mi sembra di esagerare dunque dicendo che quello col Werder può essere definito l’incontro della vita – afferma il direttore generale della Sampdoria Sergio Gasparin -. È il sogno di ogni giocatore, di ogni allenatore, di ogni dirigente e soprattutto di ogni tifoso quello di riuscire a vivere una partita di tale importanza. Dispiace per coloro che non hanno potuto seguirci in Germania, speriamo di regalare loro altre trasferte europee, ovviamente trasferte di Champions League».

Completi. Il Werder Brema ha ufficializzato nel pomeriggio il trasferimento del talento Mesut Özil al Real Madrid. Per contro, i blucerchiati arrivano all’appuntamento di domani sera con la rosa al completo – fatta eccezione per gli infortunati -, con tutti gli uomini chiave della scorsa stagione confermati e messi a disposizione del nuovo allenatore Di Carlo. «Arriviamo a questa sfida nella maniera in cui c’eravamo prefissati di arrivare – puntualizza Gasparin -. Volevamo mantenere tutti i giocatori che avevano determinato lo straordinario risultato della scorsa stagione e siamo contenti di essere riusciti a confermare la rosa quasi nella sua totalità».

Sfida. Sulla carta, la compagine tedesca si presenta come un avversario temibile, dotato di elementi d’indiscusso valore e sicuramente più abituati a gareggiare nelle competizioni internazionali. «È indubbio che per la forza dell’organico e per l’abitudine alle manifestazioni europee, il Werder Brema ci può essere anche superiore – ammette il d.g. doriano -. Tuttavia conto molto sulla nostra voglia di compiere l’impresa, sull’entusiasmo del nostro ambiente e sulla forza emotiva del gruppo. Tutti noi siamo consapevoli di essere di fronte ad un appuntamento che potrebbe non ripetersi più e quindi metteremo sul terreno di gioco tutte le nostre energie per far si che questo di Brema possa diventare il primo appuntamento di una serie di sfide di Champions».

Nella foto Pegaso, il direttore generale Sergio Gasparin pronto a partire per Brema.