Palombo risponde ai tedeschi: «Non siamo catenacciari»

Il capitano blucerchiato risponde al collega Frings e indica alla Samp la ricetta da seguire per affrontare il Werder Brema: «Difenderci e puntare al contropiede non è il nostro modo di giocare».

Al "Weserstadion" di Brema contro i padroni di casa del Werder, Palombo e compagni scenderanno in campo per la gara d’andata del play-off di Champions League: in ballo c’è l’accesso ai gironi della massima competizione continentale, competizione alla quale i blucerchiati hanno preso parte una sola volta nella stagione 1991/92 e alla quale attendono di partecipare nuovamente da 18 anni. «Ho ricevuto diverse telefonate nei giorni scorsi – ammette il capitano -. L’importanza di questo appuntamento però l’ho percepita soprattutto dai nostri tifosi, che si sono organizzati come sempre per farci sentire il loro calore anche qui in Germania, a migliaia di chilometri di distanza da Genova».

Botta e risposta. Il capitano del Werder Brema Torsten Frings ha definito la Sampdoria «tipica squadra italiana, compatta, molto difensiva e difficile da superare, soprattutto fuori casa». Al collega tedesco, Palombo risponde per le rime: «Se facciamo una partita esclusivamente difensiva e impostata sul contropiede non abbiamo scampo – conclude il numero 17 -. Non è nella nostra mentalità: siamo una squadra che cerca sempre di fare la partita. Anche se ci etichettano come catenacciari, ricordo ai tedeschi che il calcio italiano è quello che ha raccolto più successi di tutti in Europa, anche a livello di nazionali».

Nella foto Pegaso, capitan Palombo insieme a mister Di Carlo durante la conferenza stampa della vigilia.