Garrone è convinto: «Siamo una grande squadra»
La delusione per aver mancato l'ingresso alla fase a gironi della Champions League è enorme, ma il presidente doriano elogia squadra e pubblico: «Ci hanno messo il cuore».

Cuore. Al "Ferraris" però la squadra è scesa in campo con grande determinazione, per provare a ribaltare il punteggio dell'andata e per un soffio non è riuscita a compiere l'impresa. «I ragazzi ci hanno messo il cuore, i tifosi anche: l'applauso che la Gradinata Sud ha tributato alla squadra a fine gara è stato interminabile – racconta ai giornalisti il numero uno di Corte Lambruschini -. Dopo aver visto la partita di questa sera sono sempre più convinto che questa sia una grande Sampdoria, forse addirittura più grande di quella che lo scorso anno ci ha portato a giocare questi preliminari».
Elogi. Riccardo Garrone ci tiene ad elogiare l'intero collettivo doriano, ma una citazione particolare la riserva per il giovane difensore Massimo Volta, che dopo l'esordio convincente del "Weserstadion", ha confermato anche nel match di ritorno tutte le sue qualità. «Non mi piace parlare dei singoli, tutta la squadra ha giocato bene – prosegue il presidente blucerchiato -. Volta mi è piaciuto in maniera particolare: un difensore giovane, cresciuto nel nostro settore giovanile che ha dimostrato di essere già pronto per giocare a questi livelli».
Conferme. A chi gli chiede se l'eliminazione dalla Champions League potrebbe stravolgere i piani della Sampdoria anche in termini di mercato, Garrone risponde in maniera chiara, dicendo che «per il momento non sono previste cessioni eccellenti». Su Cassano il patron aggiunge: «Antonio sta bene a Genova, si è sposato recentemente con una ragazza genovese e alla Sampdoria ha trovato la sua dimensione ideale per esprimere al massimo il suo potenziale. Sono certo che ci darà una grossa mano per iniziare alla grande il campionato e affrontare nella maniera giusta Europa League e Coppa Italia».
Nella foto Pegaso, il presidente Riccardo Garrone in tribuna al "Luigi Ferraris" col diggì Sergio Gasparin.
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