Gasparin e la fine del mercato: «Soddisfatti e orgogliosi»
All’indomani della chiusura delle trattative, il d.g. blucerchiato fa il punto della situazione in casa Sampdoria: «Abbiamo una rosa ampia e completa che ci permetterà di affrontare al massimo le tre competizioni».

Pilastri. Tra rinnovi di compartecipazioni, riscatti, acquisti e cessioni, l’orgoglio maggiore sta nelle conferme. «Abbiamo ribadito a più riprese la volontà di trattenere la base 2009/10, in particolare i nostri pilastri – continua Gasparin -, e alle 19 di ieri li avevamo tutti con noi. In un mercato globale, dove non esistono giocatori incedibili per chiunque, ci siamo promessi di non cedere i nostri capisaldi fino a quando non sarebbero arrivate offerte irrinunciabili, offerte che non sono arrivate. Poli? Fa parte di questi giocatori importanti: per età e qualità incarna il miglior centrocampista italiano del futuro ed è innegabile che su di lui si concentrino le attenzioni dei grandi club».
Ipotesi. Richieste erano giunte a Corte Lambruschini anche per altri calciatori. Chi per un motivo, chi per l’altro, però, nessuno di loro si è mosso dal blucerchiato. Il direttore fa il punto anche su questo aspetto: «Con Ziegler abbiamo una posizione contrattuale debole, il ragazzo è in scadenza di contratto e ritiene che la nostra offerta di rinnovo non sia in linea con la sua richiesta. Sarà comunque a disposizione di mister Di Carlo così come Fornaroli. Ha rifiutato l’Omonia Nicosia, ora cercheremo una collocazione in paesi dove le trattative sono ancora aperte. Sammarco era vicino al Chievo ma l’infortunio dal quale è reduce ha pesato; per Padalino, penalizzato dall’attuale modulo, e Fiorillo, per cui cercavamo una squadra di B che lo facesse giocare titolare, non abbiamo trovato soluzioni valide».
Dietrofront. «Per quel che riguarda Nicola Pozzi – puntualizza il d.g. – il discorso è differente. Si tratta di un giocatore per il quale abbiamo investito una cifra importante e del quale non ci saremmo voluti privare. Il suo agente ci ha espresso la volontà del ragazzo ovvero l’idea di giocare con maggior continuità. Così avevamo trovato un accordo col Bologna molto vantaggioso per tutti ma, con le carte già pronte e soltanto da firmare, la società rossoblù ha cambiato idea all’ultimo istante».
Obiettivo. Esaurito l’argomento-mercato, è tempo di aspirazioni. «Non facciamo né tabelle né calcoli – conclude Gasparin -. Entreremo sempre in campo cercando di ottenere il miglior risultato possibile nelle tre competizioni. Abbiamo una rosa ampia e completa che ci permetterà di affrontare al massimo tutti gli impegni che si presenteranno sul nostro cammino. Possiamo contare su un gruppo di giocatori bravissimi sia dentro il terreno di gioco sia sul piano comportamentale. Questa è la Sampdoria di oggi ma, ne siamo convinti, sarà anche quella del domani».
Nella foto Pegaso, il direttore generale Sergio Gasparin nel corso della conferenza stampa di fine mercato.
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