Chiamatelo Hunter: «Il gol? Un’emozione grandissima»
La prima rete blucerchiata di Fabrizio Cacciatore è una rete internazionale: «Sarebbe stato più bello tornare a Genova con i tre punti, però credo che il pareggio sia giusto».

Al "Philips Stadion", d'altro canto, ha regnato la più classica delle leggi: quella del tempo per uno. Il pareggio ci sta?
«Sì, il pareggio credo che sia il risultato più giusto. Fa male prenderlo al 90', dopo aver retto alle loro offensive per tutta la ripresa. Ma occorre ammettere che proprio nel secondo tempo ci hanno chiuso nella nostra metà-campo, abbiamo fatto fatica a salire e dunque ci accontentiamo di questo punto».
Intanto, gara dopo gara, state continuando a dimostrare la forza e la duttilità della rosa blucerchiata.
«Siamo in tanti, siamo un gruppo di giocatori validi e ricco di ragazzi giovani. Lo abbiamo dimostrato stasera, lo avevamo già fatto vedere contro il Werder e contro Juventus: lavoriamo tutti con grande dedizione e quando veniamo chiamati in causa sappiamo dare il nostro contributo».
Domenica Pozzi ha dedicato il gol a Tiarè; il tuo, malgrado i 7 mesi e mezzo di ritardo, è per Matilde?
«Sicuramente, il primo pensiero è stato per mia figlia e anche per la mia compagna. È arrivato un po' tardi: Pozzi ci è più abituato ed è stato fortunato, io no, ma va benissimo lo stesso».
Nella foto Pegaso, Fabrizio Cacciatore colpisce, di testa, il pallone del gol blucerchiato a Eindhoven.
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