Curci guarda avanti: «A Cagliari per il riscatto»
L’estremo difensore blucerchiato prova a spiegare i due gol subiti e scuote la squadra: «Per vincere le partite bisogna restare concentrati sino al 95’».

Ansia. «Nonostante le difficoltà iniziali però siamo stati bravi ad andare in vantaggio – prosegue Curci nella propria disamina -. Purtroppo in questo momento ogni volta che riusciamo a portarci in avanti, ci blocchiamo come se fossimo assaliti dall’ansia di non riuscire a portare a casa il risultato. Non è la prima volta infatti che subiamo gol negli ultimi minuti, dopo aver disputato prestazioni importanti: è capitato col Werder Brema nella gara di ritorno, è successo a Torino con la Juve e in Olanda giovedì scorso col PSV».
Gol. «Sul primo gol c’è stata una grossa disattenzione – ammette il numero 85 blucerchiato, provando a raccontare le due marcature partenopee -. Sul secondo Cavani è stato bravo a deviare impercettibilmente il pallone, ma resta il fatto che eravamo tutti schierati e a pochi minuti dal termine non si deve subire un gol del genere».
Ripartire. «Dobbiamo metterci in testa che le gare si vincono se si resta concentrati sino al 95’ – conclude Gianluca -. Dobbiamo fare tesoro degli errori commessi e cercare di non commetterli più: da questo punto di vista, seppure in un campo difficile come quello di Cagliari, giocare immediatamente mercoledì una gara di campionato ci dà subito la possibilità di riscattare questa sconfitta che, è inutile nasconderlo, brucia tantissimo».
Nella foto Pegaso, la delusione di Gianluca Curci dopo il gol del definitivo 1-2 realizzato da Cavani.
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