Pazzini non si nasconde: «Volevamo tornare coi tre punti»
Il bomber doriano, che a otto minuti dalla fine ha avuto la palla che poteva valere la vittoria, sottolinea: «Peccato per il gol sfiorato, ma sono contento di aver superato l’infortunio».

Onestà. «Ci tenevamo parecchio a vincere – ammette il Pazzo, senza troppi giri di parole -. Tuttavia non siamo partiti con lo spirito giusto: abbiamo iniziato l’incontro troppo bassi, pensando soprattutto a difenderci e concendendo l’iniziativa agli avversari. Nella seconda parte dell’incontro invece abbiamo fatto meglio: siamo riusciti a guadagnare campo. Peccato non aver fatto gol, volevamo riscattare immediatamente il passo falso di domenica scorsa».
Occasioni. Le occasioni più ghiotte per la Samp sono capitate entrambe al bomber di Pescia, la prima nel primo tempo, la seconda a otto minuti dal triplice fischio. «Nel primo tempo, Pozzi ha lavorato col petto una buona palla e io ho provato la conclusione di prima intenzione, senza starci a pensare su, ma il pallone è uscito di poco – racconta il numero 10 doriano -. La seconda poteva valere i tre punti, ma al momento del tiro Agazzi è stato bravo a coprirmi lo specchio della porta e a farmi perdere il tempo per la battuta a rete».
Fantantonio. A chi gli chiede quanto gli sia mancato Cassano al suo fianco, il Pazzo risponde in maniera chiara: «Antonio è un campione, lo sanno tutti, quindi credo che sia sempre meglio averlo al proprio fianco. È anche vero che da qui a dicembre ci aspetta un bel tour de force e credo che a turno sia giusto tirare un po’ il fiato. Personalmente ci tenevo a tornare al gol: la voglia di far bene e ritrovare la condizione fisica ottimale è tanta. Stare meglio dopo l’infortunio alla schiena – conclude – è già importante: il gol arriverà».
Nella foto Pegaso, Giampaolo Pazzini in lotta col cagliaritano Astori per la conquista del pallone.
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