Di Carlo assicura: «Samp con la mentalità vincente»
Il tecnico blucerchiato si gode il primo successo esterno stagionale e sprona la squadra a fare sempre meglio: «Abbiamo margini di crescita, ma la strada è quella giusta».

Avversari. «Questo è un successo importante – prosegue l’allenatore doriano -, perché arrivato su un campo difficile e contro una squadra, il Cesena, che ha giocato una buona partita e alla quale bisogna fare i complimenti. Tuttavia credo che la Sampdoria abbia dimostrato di stare bene: mi è piaciuto soprattutto l’atteggiamento dei miei ragazzi, scesi in campo col piglio giusto fin dai primi minuti e disposti al sacrificio sino al triplice fischio».
Gruppo. «Questo successo dà la giusta dimensione della forza di questo gruppo – prosegue mister Di Carlo -. Un gruppo che non ha mai smesso di lavorare sodo fin dal primo giorno di ritiro e che sta raccogliendo i frutti del lavoro, giorno dopo giorno. Se temevo un contraccolpo psicologico della squadra dopo la settimana particolare che abbiamo vissuto? Alleno in una grande società, una squadra composta da uomini, prima ancora che da giocatori di grande valore: ne ho a disposizione 25-26 di livello, ognuno con le proprie caratteristiche, giocatori che a seconda delle situazioni possono risultare utili per il collettivo».
Mentalità. «Prima ancora di chi va in campo, per me è fondamentale che il collettivo riesca ad avere una mentalità vincente – aggiunge il tecnico di Cassino -. In questo momento credo che la Sampdoria possa avere ulteriori margini di crescita e aspetti che devono essere ancora migliorati, ma la mentalità è quella giusta. Spero che questa vittoria esterna, che ancora mancava in questa prima parte di stagione, possa far crescere ulteriormente l’autostima dei miei ragazzi e ci dia il giusto slancio per il prosieguo di stagione».
Attacco. «Il Pazzo è un grande attaccante, un ragazzo straordinario – conclude Di Carlo -. Sono contento che finalmente sia riuscito a sbloccarsi, il gol è vitale per ogni attaccante. Personalmente sono contento anche di Pozzi, di Marilungo e degli altri giovani che sono scesi in campo a Cesena. Ho cercato di responsabilizzare le punte dicendo loro che ci sarà bisogno di tutti, senza dimenticare che abbiamo anche Fornaroli. Pozzi è un giocatore che garantisce grande profondità e ha caratteristiche anche da prima punta. Marilungo mi ricorda un po’ Quagliarella e forse nel ruolo di seconda punta è quello che potrebbe integrarsi meglio con Pazzini. Di sicuro ci sarà bisogno di tutti e tutti possono giocare insieme tra loro».
Nella foto Pegaso, Mimmo Di Carlo a bordocampo al "Manuzzi" mentre impartisce istruzioni ai suoi.
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