Pazzini-gol in zona “Cesarini” e la Samp espugna Cesena
La rete del bomber di Pescia realizzata al 47' della ripresa permette ai blucerchiati di superare al "Manuzzi" la formazione di Massimo Ficcadenti e raggiungere quota 14 punti in classifica.

Formazioni. In partenza, il tecnico di casa Ficcadenti non rinuncia al consolidato 4-3-3; Di Carlo risponde col modulo-tipo. Dopo i malanni meneghini, Curci stringe i denti e sta al suo posto al pari di Zauri, Ziegler invece va in panchina: sulla sinistra c'è un Accardi mascherato. La linea mediana a quattro è la stessa di San Siro, davanti, con Pazzini, gioca Pozzi, che da queste parti è diventato calciatore.
Rischi. A sinistra Nagatomo ci mette un nulla a carburare e, sul cross del nipponico al 7', Lucchini anticipa Bogdani proprio sul bello. Spinto dall'esterno giapponese, il Cesena offende soprattutto dalla mancina e al 17', approfittando di una momentanea uscita di Zauri – ferito a una mano in uno scontro con un cartellone pubblicitario -, arriva alla conclusione con Appiah. Curci respinge e non ha problemi sul conseguente tiro di Giaccherini, che qualche istante dopo si lamenta per un presunto atterramento di Accardi ai suoi danni. Celi fa proseguire, i bianconeri continuano ad attaccare. Al 24' ancora Appiah svetta su corner di Jimenez ma la mira è imprecisa come quella di Koman nell'azione successiva.
Paradosso. Dopo i rischi, il Doria si riassesta e comincia a premere dalle parti di Antonioli, ex applauditissimo dai tifosi doriani – nonostante tutto presenti e festanti al "Manuzzi" -: prima il Pazzo in spaccata, poi Guberti con un tiro-cross dalla fascia sfiorano il vantaggio a stretto giro di posta. La contesa è viva e pimpante, le occasioni non mancano da una parte e dall'altra: Nagatomo sembra una Yamaha e spara dalla distanza, Curci neutralizza. Al minuto 35', Koman orchestra un contropiede per vie centrali che trova capolinea in un sinistro di Pozzi rotolato sul fondo. La prima frazione si chiude a reti bianche, sembra un paradosso.
Riflettori. Pronti, via e Zauri deve subito sbrogliare una situazione critica, ovvero Jimenez lanciato solo soletto verso Curci. Ad eccezione dell'avvio, la ripresa si attesta su ritmi più blandi del primo tempo, il gioco non manca, ma gli attacchi non trovano zampate. Sulla Fiorita si accendono i riflettori, Di Carlo richiama Guberti e mette Mannini. Palombo spaventa Antonioli su punizione (21') e il mister cambia ancora: fuori Accardi (crampi per lui) e Pozzi, dentro Ziegler e Marilungo. Ed è proprio Guido, al 33' ad assistere Pazzini, il cui esterno destro trova le dita di Antonioli a negargli la prima gioia in questa Serie A. Gioia che nel recupero può esplodere. Finalmente.
Cesena 0
Sampdoria 1
Reti: 47' s.t. Pazzini.
Cesena (4-3-3): Antonioli; Ceccarelli, Pellegrino, Benalouane, Nagatomo; Appiah, Colucci, Parolo; Giaccherini, Bogdani, Jimenez (38' s.t. Schelotto). A disposizione: Cavalieri, Lauro, Paonessa, Malonga, Gorobsov, Piangerelli. Allenatore: Massimo Ficcadenti.
Sampdoria (4-4-2): Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Accardi (29' s.t. Ziegler); Koman, Palombo, Tissone, Guberti (20' s.t. Mannini); Pazzini, Pozzi (29' s.t. Marilungo). A disposizione: Da Costa, Dessena, Poli, Volta. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Arbitro: Celi di Campobasso.
Assistenti: Altomare di Molfetta e Rossomando di Salerno.
Quarto ufficiale: Stefanini di Livorno.
Note: ammoniti al 39' p.t. Benalouane, al 26' s.t. Colucci e al 41' s.t. Tissone per gioco scorretto; recupero 2' p.t. e 3' s.t.; abbonati 10.924, paganti 3.960; terreno di gioco in buone condizioni.
Nella foto Pegaso, Nick Pozzi attaccato dal difensore argentino del Cesena Pellegrino.
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