Di Carlo ammette: «Gli impegni ravvicinati si fanno sentire»
Il tecnico doriano accetta i fischi e pensa già alla prossima trasferta: «Il pubblico contesta il punteggio non l’impegno della squadra. A Lecce faremo bene».

Sfortuna. «Nell’ultimo periodo non siamo stati molto fortunati – prosegue il tecnico di Cassino, che tuttavia non vuole trovare alibi ad una prestazione davvero poco incisiva da parte della sua Samp -. Ci sono partite in cui giochiamo benissimo e non riusciamo a segnare, com’è successo col Catania. Altre, come questa col Chievo, in cui siamo più altalenanti, giochiamo a sprazzi, ma non riusciamo comunque a raccogliere. Rispetto alla gara di sette giorni fa sono meno soddisfatto, ma il merito è anche degli avversari, senza contare che abbiamo dovuto fare a meno di Palombo e Semioli, due elementi di qualità e di grande personalità».
Fischi. Dopo aver incitato per 90 minuti, al triplice fischio del signor Pinzani il pubblico ha espresso il proprio disappunto fischiando la squadra. Una reazione normale quella dei sostenitori doriani secondo l’allenatore, che non nasconde la delusione all’interno dello spogliatoio per la vittoria mancata. «I tifosi vogliono sempre il meglio per la Samp: è chiaro che non fossero soddisfatti del risultato e della prestazione, come non lo siamo neppure noi – spiega Di Carlo -. Durante l’incontro però i tifosi sono comunque stati vicini ai ragazzi. Poi alla fine i fischi ci possono anche stare: è un modo per esprimere la delusione per un punteggio che poteva essere migliore».
Impegni. «Giocando a ritmi forsennati, come sta accadendo alla Sampdoria in questo periodo, è inevitabile perdere qualcosa dal punto di vista dell’intensità e della brillantezza – conclude il mister, che guarda già al prossimo impegno -. Questo gruppo dal punto di vista dell’impegno e della serietà è inappuntabile: sono convinto che in questa settimana recupereremo le energie necessarie per andare a Lecce a fare una buona gara e centrare un risultato positivo».
Nella foto Pegaso, Mimmo Di Carlo saluta tifosi doriani e clivensi durante l'ingresso in campo al "Ferraris".
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