Mister Cavasin: «La Sampdoria è viva e si salverà»
L'allenatore trevigiano non vuol sentire parlare di squadra spenta: «Il risultato ci condanna, ma la parola "resa" non esiste nel nostro vocabolario: abbiamo dimostrato di saper lottare».

Prova. «La squadra ha lottato, creando anche opportunità importanti – prosegue mister Cavasin, elencando le note positive evidenziate dai suoi -. Il risultato finale ci condanna, ma questa è la miglior prestazione da quando siedo sulla panchina della Sampdoria. Abbiamo mostrato grinta e determinazione, anche grazie al grandissimo aiuto del pubblico. Sono stati commessi errori, ma abbiamo dimostrato di essere vivi».
Carichi. «Eravamo e rimaniamo carichi, dobbiamo fare i punti che ci mancano per raggiungere la quota salvezza e andiamo avanti ingoiando quest'altro boccone amaro – aggiunge il tecnico -. Dobbiamo dimostrare di saper far gol quando è ora di farlo e non subirlo. Il sottoscritto e la squadra possono guardarsi negli occhi perché abbiamo tirato fuori tutto, dimostrando per la prima volta di essere una squadra in grado di lottare: giocando così ci salveremo».
Tifosi. «Il pubblico esce con la delusione del risultato, è chiaro – spiega poi l'allenatore, rivolgendo il pensiero ai sostenitori doriani -. Però ritengo che la prestazione è stata di valore e questo i tifosi blucerchiati lo sanno riconoscere -. Da un mese a questa parte si sono sistemate tante cose. Non critico l'operato di Di Carlo perché mi ha lasciato un gruppo compatto, senza spaccature, ma alcune cose andavano migliorate e lo abbiamo fatto: questa prestazione lo dimostra».
Posto. «Non ho sentito nessuno della dirigenza, così come non avevo sentito nessuno dopo le tre precedenti partite – conclude mister Cavasin -. L'esonero con tutto quello a cui ho da pensare non lo prendo neppure in considerazione. Voglio dare tutto quello che è nelle nostre possibilità fino alla fine e sono certo che i risultati arriveranno».
Nella foto Pegaso, mister Cavasin mentre segue da bordocampo la sfida col Lecce.
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