Edoardo Garrone: «Compatti per la salvezza»
Il figlio del presidente in visita al "Mugnaini": «L’obiettivo comune è finire questa stagione complicata nel modo migliore possibile, dimostrando ai tifosi che l’impegno è stato massimo».
Una presenza inusuale, ma certamente significativa. Edoardo Garrone al "Mugnaini" di Bogliasco si fa vedere raramente. E allora spiega il motivo della sua visita. «Mio padre, il presidente, è fuori per qualche giorno per via di alcuni controlli clinici già programmati – dice ai microfoni di Samp TV -. Sta benissimo, ma non può essere presente e mi ha chiesto di venire per parlare alla squadra, per essere vicini all’ambiente, come peraltro siamo sempre stati, anche in un momento tanto complicato. Sono qui per ribadire il nostro impegno, la nostra passione e per fare del nostro meglio nonostante la situazione».
Si è intrattenuto col mister, col capitano, ha tenuto a rapporto i ragazzi nello spogliatoio. Cosa ha detto loro?
«Le parole che ho detto restano per noi. Ma, in generale, i messaggi che ho voluto dare sono che la nostra famiglia, il presidente sono con loro e che siamo tutti sulla stessa barca. Nel bene e nel male. L’obiettivo comune è finire questa stagione complicata nel modo migliore possibile, dimostrando ai tifosi che l’impegno è stato massimo. Non bisogna avere alibi, né prendendosela con gli arbitri né con la sfortuna. La Sampdoria è compatta, è una società importante e, comunque vada, bisogna sapere tenere alti i suoi colori».
La delusione e lo scoramento sono i sentimenti che vanno per la maggiore tra i sostenitori blucerchiati, ma in ballo ci sono ancora 18 punti e i presupposti per continuare a lottare ci sono ancora.
«La delusione è tanta, anche da parte nostra. Così come lo scoramento. Ma lo scoramento non deve diventare rassegnazione. Con la rassegnazione non si va da nessuna parte. Domenica scorsa i tifosi sono stati il miglior giocatore a Marassi, cantando, incitando e colorando lo stadio, e questo è positivo anche per i calciatori. Sentire il pubblico vicino, anche nei fischi e nelle critiche quando le cose non vanno bene, è un fattore fondamentale per non arrendersi. Quest’anno ci sono state incomprensioni che non hanno aiutato nessuno; sicuramente abbiamo fatto errori che, come ho già avuto modo di dire, riconosciamo. È stata un’annata un po’ strana per tanti motivi. La verità è che però noi ci siamo e cercheremo sempre di fare del nostro meglio, anche in futuro».
A proposito di futuro, si fa già un gran parlare di un nuovo direttore sportivo o comunque di nuove figure all’interno della società. Vi state già guardando attorno?
«È normale che sia così: per migliorarci dobbiamo guardarci attorno, ma il momento degli annunci non c’è ancora. Vogliamo evitare di distrarre la squadra, vogliamo che tutti siano concentrati per raggiungere la salvezza. Noi, nel frattempo, stiamo pensando all’anno prossimo e quando sarà il momento di comunicare le nostre scelte lo faremo».
Nella foto Pegaso, Edoardo Garrone con capitan Angelo Palombo.