Moena, tra Doria e Spezia finisce a reti bianche
Pozzi e Bertani non brillano, Koman calcia a lato un rigore, Piovaccari esce infortunato. E i blucerchiati di Atzori non vanno oltre lo 0-0 contro gli aquilotti di Gustinetti.

Manovra. Fin dalle prime è il Doria a costruire. L'azione manovrata parte dalla difesa (Volta-Gastaldello-Accardi), passa per i piedi del capitano (Palombo), ma di sbocchi se ne trovano pochi, tanto meno sulle corsie laterali (Rispoli a destra, Castellini a sinistra). Lo Spezia pressa a non finire e pensa a difendersi. La brillantezza, del resto, non è dalla parte delle due punte Pozzi e Bertani. E così il primo pericolo lo crea un esterno, Castellini, che al quarto d'ora fa partire un tiro-cross dalla mancina respinto non senza un velo d'affanno dalla retroguardia in bianco.
Guizzo. In mezzo al campo Dessena e Obiang fanno legna, lo spezzino Buzzegoli invece ci prova da fuori al 35', trovando pronto il verde Da Costa. Al 38' Palombo impegna su punizione il portiere Russo, che al 40' per poco non si fa sorprendere da un traversone fuori misura di Accardi. Per la soddisfazione del mister di Collepardo, dietro – e sarà così anche nella ripresa – non si rischia nulla; davanti però manca il guizzo vincente.
Cambi. Nella seconda frazione Atzori cambia le carte in tavola. A parte Gasta (poi sostituito da Volta), il Doria è tutto nuovo: tra i pali va Padelli, Rossini e Regini completano il terzetto difensivo, Padalino, Soriano, Tissone, Sammarco e Laczkó operano in mediana, Piovaccari e Koman formano l'attacco. Anche gli aquilotti tornano con qualche novità e lasciano negli spogliatoi qualsiasi velleità offensiva. Sammarco va al tiro (alto) al 14', Laczkó solo due minuti più tardi, Conti risponde col pugno. E si supera sul Pifferaio, abile a smarcarsi e a concludere di sinistro verso la porta.
Errore. È questa l'ultima azione del centravanti di Gallarate, toccato duro e costretto a lasciare posto a Krsticic un istante dopo l'errore dal dischetto di Koman. Minuto 25: l'assai positivo – e propositivo – Laczkó viene atterrato in area dall'ex Enow, rigore, ma il biondo magiaro calcia a lato la palla del vantaggio. Vantaggio che, senza punte di ruolo, non arriverà più, anche per la scarsa mira di Padalino, impreciso in due occasioni ravvicinate (29' e 32'). Pazienza, ma – per ora – può andare bene così.
Sampdoria 0
Spezia 0
Sampdoria p.t. (3-5-2): Da Costa; Volta, Gastaldello, Accardi; Rispoli, Dessena, Palombo, Obiang, Castellini; Pozzi, Bertani.
Sampdoria s.t. (3-5-2): Padelli; Rossini, Gastaldello (15' Volta), Regini; Padalino, Soriano, Tissone, Sammarco, Laczkó; Piovaccari (27' Krsticic), Koman.
A disposizione: Signori, Icardi, Tozzo.
Allenatore: Gianluca Atzori.
Spezia (4-4-1-1): Russo (1' s.t. Conti); Bianchi (18' s.t. Enow), Gentili (34' s.t. Papi), Murolo (12' s.t. Fissore), Pedrelli (1' s.t. Ferrini); Marchini (12' s.t. Ferrini), Papini (1' s.t. Lollo), Carobbio (18' s.t. Herzan), Testini (12' s.t. Marras); Buzzegoli (1' s.t. Cesarini); Evacuo (12' s.t. Chianese).
Allenatore: Elio Gustinetti.
Arbitro: El Hadi di Rovereto.
Assistenti: Battaia di Arco e Bortoluzzi di Trento.
Note: recupero 1' p.t. e 3' s.t., spettatori circa 2.000.
Nella foto Pegaso, Laczkó viene atterrato in area dallo spezzino Enow.
altre news
Fornaroli torna Bogliasco: «La Samp mi è rimasta dentro»
Sponsor Day 2025: il ritrovo dei partner blucerchiati