Finalmente Romero: la Samp ha il suo portierone
Sergio Germán ha 24 anni, un palmares invidiabile e arriva dall'AZ Alkmaar. È il forte numero uno della nazionale argentina, per tutti el Chiquito, l'estremo difensore blucerchiato per la scalata alla Serie A.
Se non avesse conosciuto la signora Rosa Guaymas probabilmente Sergio Germán Romero non sarebbe qui. Aveva solo 10 anni, capelli neri e un paio di occhi scuri da nativo americano. Da Bernardo de Irigoyen, provincia di Misiones – la stessa di Tito Cucchiaroni – si era appena trasferito a sud, a Comodoro Rivadavia, provincia di Chubut, Patagonia. La signora Rosa cercava un portiere e gli chiese di far parte della sua squadra, l'Almirante Guillermo Brown di Puerto Madryn. Il ragazzino, che da qualche tempo si divertiva a parare e a volare in compagnia del fratello maggiore Diego, non ci stette troppo a pensare. Accettò di buon grado e da lì – parole sue – «comencé este sueño».
Sogno. Un sogno che, a soli 24 anni, ha già regalato al nuovo arquero argentino della Sampdoria una carriera da far invidia a un quarantenne sul viale del tramonto. Leggere per credere. Quattro trofei: un Mondiale Under 20 (Canada 2007), un oro olimpico (Pechino 2008), un campionato e una supercoppa olandesi (2009). In più una Coppa del Mondo (da capellone a Sudafrica 2010) e una Copa America (con un taglio molto più "fresco" nella recente Argentina 2011), competizioni disputate entrambe da titolare della nazionale albiceleste di Messi, Tévez, Higuaín e compagnia cantante; Selección maggiore con la quale ha messo in fila 21 presenze ufficiali.
Colpo. Con un palmares del genere e una crescita professionale tutta ancora da scrivere, facile intuire il perché, acquistandolo dai nederlandesi dell'AZ Alkmaar, il d.s. Pasquale Sensibile abbia messo a segno un autentico colpaccio di mercato. Esuberante, atletico e reattivo, Romero – peraltro in possesso di passaporto italiano – era sui taccuini di mezza Europa, ambitissimo non solo da club di medio-alta Serie A ma anche di assoluto livello internazionale. Poi, per un motivo o per l'altro non se n'è fatto nulla, e la società blucerchiata ha trovato terreno fertile per entrare in azione, portando a termine la missione di consegnare nelle mani di Atzori e Sardini il portierone dall'identikit ideale per la pronta scalata al massimo campionato.
Formazione. Dopo il sì alla Guillermo Brown, la scalata del Chiquito – il ragazzino, diminutivo che stride per la sua mole da sempre fuori dal comune – prende subito la piega giusta. Torniamo nel 1997. Agli osservatori della CAI (Comisión de Actividades Infantiles) di Comodoro Rivadavia basta una sola partita per capire la stoffa di quell'estremo difensore più alto della media e dai riflessi fulminei. E così, in poche settimane, Sergio si trova a far la guardia ai pali degli Azurros, ruolo che ricopre per un quinquennio assai importante nella sua formazione, in campo e fuori, al liceo o sulla spiaggia del Stella Maris. Tra i suoi maestri anche Victor Hugo Doria: un nome, un programma…
Racing. «Un gigantesco paso», forse il più importante. Il suo passaggio al Racing Club di Avellaneda, datato gennaio 2003, Romero lo definisce così. «Ese sueño que siempre rondaba en mi cabeza se estaba haciendo realidad». La realtà si chiama Grande Buenos Aires, l'Academia, il convitto; papà Ramon, mamma Betty e i tre fratelli lontani. Ma el Chiquito si dimostra più maturo dei 16 anni che parlano sulla carta d'identità. Una stagione di ambientamento nella "7ma. División" gli basta: nel 2004 fa il titolare nella "6ta. División" e si allena con la prima squadra, nel 2005 viene convocato per la prima volta in Under 20, nel 2006 firma il primo contratto da professionista e nel 2007 debutta coi grandi.
AZ. Il bilancio nel Racing è di soli 360 minuti, 4 partite nel Clausura '07, ma i successi con l'Under 20 catapultano oltre l'Atlantico le gesta di quel marcantonio argentino, che nel 2007 viene ingaggiato dall'AZ Alkmaar. In Eredivisie parte da terzo, finisce primo e mantiene il posto: 12 presenze il primo anno, poi 28 (con conquista del titolo nazionale), 27 e infine 23. Tutte stagioni eccellenti impreziosite dalla chiamata nella Selección da parte di Diego Armando Maradona (novembre 2008) e dal conseguente debutto (10 settembre 2009 contro il Paraguay) e allietate dalla nascita della piccola Jazmin, colei che mamma Eliana ha dato alla luce il 15 febbraio 2010 e che papà Romero porterà impressa sui guanti anche a difesa della porta blucerchiata.
Sergio Germán Romero: la scheda
Luogo e data di nascita: Bernardo de Irigoyen (Argentina), 22 febbraio 1987
Altezza: cm 192
Peso: kg 87
Ruolo: portiere
Nella foto Pegaso, Sergio Germán Romero con la maglia dell'Argentina nell'ultima Copa America.