Osti e il mercato: «Valuteremo cosa manca e cosa va aggiustato»
Un
uomo di poche parole. Professionista serio ed esperto, profondo conoscitore di
calcio e delle dinamiche di calciomercato. Da anni, ormai, da quando
ha smesso di ringhiare sulle ali avversarie, Carlo Osti preferisce
far parlare i fatti. Trevigiano di Vittorio Veneto, classe 1958 e un
passato da terzino di buon livello, l'ex dirigente di Ternana,
Alzano, Treviso, Lazio, Atalanta e Lecce, torna in pista alla
Sampdoria nelle vesti di direttore sportivo. «Sono stato contattato
ieri mattina da Rinaldo Sagramola e ovviamente sono ben felice di
essere qua», spiega Osti davanti agli operatori dell'informazione,
accorsi in massa per la presentazione sua e del nuovo allenatore
Rossi.
Come
pensate di operare nell'imminente campagna invernale di
trasferimenti?
«Sinceramente
non abbiamo avuto molto tempo di parlarne. Ma siamo sul pezzo e
cercheremo di cogliere le occasioni che si presenteranno. Per farsi
un'idea più precisa bisogna lavorare sul campo, vedere la squadra
giocare: solo vivendo lo spogliatoio si potrà comprendere cosa manca
e cosa va aggiustato. Sarò presente agli allenamenti per capire
meglio, il confronto con il mister e con Sagramola sarà costante, ma
in questo momento credo sia prematuro fare valutazioni».
Che
sessione di mercato si aspetta a livello generale?
«Credo
a gennaio il mercato sia sempre lo stesso: ci sono meno risorse da
investire, ma le squadre che pensano di dover cambiare qualcosa
provano a migliorare i propri organici, a maggior ragione quest'anno
visto che c'è maggiore incertezza in classifica».
Batterete
piste straniere?
«Mai
dire mai, ma per quel che ci riguarda, considerando il fatto che
abbiamo un obiettivo come la salvezza, credo per esperienza personale
che non sia facile trovare il giocatore straniero che possa
integrarsi in poco tempo e capire il calcio italiano, meno bello di
altri ma molto difficile da interpretare».
Due anni fa portò a Lecce Muriel e Cuadrado. Ci
sono ancora in giro dei calciatori simili e abbordabili?
«Muriel
a Lecce è arrivato in sovrappeso e ha impiegato tre-quattro mesi per
trovare una condizione fisica accettabile. Credo che giocatori così
ce ne siamo. Pur considerando la qualità di determinati giocatori,
credo non si possa rischiare di aspettare gli innesti, che invece
dovranno essere pronti».