Cafferata, doppio Austoni e Ghiglia: è poker Samp, rossoblù asfaltati
C'era tutta la rabbia di 1.890 giorni di digiuno nel cuore e nella testa dei ragazzi di Felice Tufano. Voglia di rivalsa tramutata in una prestazione spettacolare e in un 4-0 che non ammette repliche. La Sampdoria domina il Genoa, lo fa in lungo e in largo, ritrovando un successo in un derby Primavera che mancava dal 1° dicembre 2007. A dispetto dell'età e delle assenze, degli investimenti e della posizione di classifica, all'"Andersen" di Sestri Levante è un autentico assolo blucerchiato: Cafferata (con la collaborazione di Krajnc) nel primo tempo, Austoni, Ghiglia e ancora Austoni nella ripresa firmano un poker storico e memorabile.
Modulo. Senza gli squalificati Piana e Placido e l'infortunato Siani, il giovane Doria si schiera con un 3-4-2-1 piuttosto inusuale. La difesa ricalca quella degli Allievi: il '96 Luciani debutta dal primo minuto accanto a Porro e Dejori, supportati sulle fasce da Pfrunder e Cafferrata; in mezzo mordono e tessono Ivan e Lombardo mentre Ghiglia e Luperini spetta il compito di sorreggere l'unica punta Austoni.
Imprecisi. Numeri
a parte, sembrano subito le motivazioni a pendere dalla parte
doriana. Già al 4' Pfrunder serve Ghiglia in area rossoblù: colpo
di testa che termina a lato. Tre minuti più tardi, lo stesso
Pfrunder impatta da corner di Lombardo ma il palo nega il vantaggio
ai blucerchiati, indemoniati a centrocampo e imprecisi davanti con
Ghiglia (all'8) e Austoni (al 10').
Fardello. La
gioia, però, sembra prossima e infatti si materializza al 16'. Una
punizione mancina di Cafferata viene deviata da Krajnc e termina la
propria corsa alle spalle di Albertoni. Il numero 11 si libera del
fardello del rigore fallito all'andata e fa festa grande per un 1-0
non meritato, di più. La supremazia doriana viene legittimata sino
al termine dei primi 45 minuti: l'arbitro Pelagatti annulla un gol ad
Austoni (24'), Luperini, Cafferata e Ghiglia ci provano senza
fortuna.
Assolo.
Spettatore per un tempo, Falcone rischia grosso al via della ripresa,
nell'unica occasione creata dagli ospiti. Jara Martinez spezza
l'assolo dei padroni di casa ma guadagna solo uno sterile calcio
d'angolo. Dall'altra parte, finalmente, si torna a fare sul serio.
Lombardo calcia una punizione dalla destra, Austoni s'inserisce coi
tempi giusti e fulmina la retroguardia rossoblù per il 2-0, che
induce Chiappino a effettuare i primi cambi.
Poker. Gli
ingressi di Olivera Calvo e Alhassan non sortiscono gli effetti
sperati, anzi. La Samp continua a macinare gioco e occasioni e al 13'
segna ancora. L'assist-man è di nuovo Lombardo, perfetto nel pescare
capitan Ghiglia nell'area piccola: tocco di destro e 3-0. Risultato
in ghiaccio ma non ancora definitivo. Già, perché al quarto d'ora
sempre Ghiglia viaggia sulla sinistra e la mette in mezzo, Austoni
gira di testa trovando una deviazione genoana. Dalla bandierina, il
bomber di Calcinate non perdona più. Il poker è servito.
Sampdoria
4
Genoa 0
Reti:
p.t. 16' Cafferata; s.t. 3' Austoni, 13' Ghiglia, 16' Austoni.
Sampdoria
(3-4-2-1): Falcone; Luciani, Porro, Dejori; Pfrunder (46' s.t.
Rolando), Ivan, Lombardo, Cafferata (45' s.t. Iannelli); Ghiglia,
Luperini; Austoni (37' s.t. Hambo).
A
disposizione: Bianchi, Raso, Oneto, Fenati, Zuloaga.
Allenatore:
Felice Tufano.
Genoa
(4-4-2): Albertoni; Gallotti, Simic, Krajnc, Blazè; Held (39' s.t.
Di Marco), Bennati (12' s.t. Alhassan), Pierre, Velocci (12' s.t.
Olivera Calvo); Said, Jara Martinez.
A
disposizione: Tufano, Sokoli, Parrotta, Moresco, Tagliavacche,
Siciliano, De Luca, Zanna, Consol.
Allenatore:
Luca Chiappino.
Arbitro:
Pelagatti di Arezzo.
Assistenti:
Borzomì e Pancrazi di Torino.
Note:
ammoniti al 15' p.t. Krajnc, al 32' p.t. Pfrunder, al 10' s.t. Jara
Martinez, al 17' s.t. Olivera Calvo per gioco scorretto; al 6' s.t.
Simic per comportamento non regolamentare; recupero 2' p.t. e 4'
s.t.; spettatori 800 circa; terreno di gioco in sintetico.
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