Rossi è dispiaciuto: «Siamo stati sempre in partita»
«Non
tornerò mai da nemico ma da avversario, anche se onestamente sono
dispiaciuto per il 2-0 finale, un risultato che sembra avere un non
so che di routine. Non lo è stata, perché forse prima del raddoppio
meritavamo qualcosa di più».
Nella pancia dello stadio "Olimpico", Delio Rossi non nasconde un velo di
amarezza dopo la sconfitta subita per mano della Lazio, la sua ex
squadra. «La
partita la abbiamo interpretata bene – dice il mister blucerchiato -.
Abbiamo commesso un errore marchiano e abbastanza ingenuo sul primo
gol: non è il massimo far passare una palla rasoterra su un calcio
d'angolo. A parte questo, siamo sempre stati in partita, forse ci è
mancata un po' di convinzione, ma è stata una gara equilibrata,
in cui ho avuto la possibilità di vedere giocatori che non avevano
trovato molto spazio».
Verifiche.
Perplesso sui motivi dell'espulsione di Renan («Vorrei
capirli anch'io»)
e stuzzicato dalla supremazia cittadina («Se
non coltivi i sentimenti della gente sbagli, ma a me farebbe piacere
stare davanti a tante squadre, non solo al Genoa»),
il tecnico valuta in maniera positiva il contributo dei meno
impiegati, Rodríguez
su tutti. «Ha tenuto il campo discretamente, faceva caldo e va
considerato che la condizione fisica non poteva essere ottimale. Per
lui come per gli altri avevo bisogno di ulteriori verifiche, non di
risposte, quelle le avevo già. Inoltre chi ha giocato meno mi è
stato da stimolo per gli altri, perché senza di loro si sarebbero
appiattiti un po'».
Sterilità.
«Se comandavamo e facevamo gol molto probabilmente non ci salvavamo
a due giornate dalla fine – risponde Rossi a chi gli fa notare una
cronica sterilità offensiva -. C'è qualche limite, è evidente,
però sono convinto che lavorandoci e creando i presupposti per
andarci vicino alla lunga riesci a buttarla dentro. Il problema ci
sarebbe se non arrivassi lì».
Verità.
Intanto l'astinenza da vittorie ha raggiunto oggi la doppia cifra.
«Io ho un'idea di questi risultati – spiega -. E di questo ne
parleremo quando la stagione sarà chiusa e faremo un bilancio
consuntivo. Mi dispiace sentire che noi ci siamo salvati per demeriti
altrui e non per merito nostro, quando chi è retrocesso ha 7 punti
meno di te e tu ne avevi 35 a dieci giornate dalla fine. Capisco che
restino negli occhi gli ultimi turni, ma la verità sta sempre nel
mezzo e sarà un aspetto da approfondire».