TIM Cup: Torosidis punisce la Samp, blucerchiati fuori a testa alta
Un tempo per uno fa male alla Sampdoria. Il detto stona, questa sera, in riferimento all'ottavo di finale di TIM Cup. Di fronte ad un "Olimpico" dignotosamente popolato, la Roma di Rudi Garcia apre e spreca – anche per meriti blucerchiati -; i ragazzi di Sinisa Mihajlovic ribattono colpo su colpo – soprattutto nella seconda frazione – ma senza impensierire troppo i giallorossi, che, di misura, si regalano un quarto casalingo contro la Juventus.
Salita. Come ampiamente pronosticato, il mister fa ricorso ad un ampio turnover. Il ruolo di capitano copetero spetta ancora a Fiorillo, posto a difesa di una retroguardia a quattro formata da Rodriguez, Salamon (al debutto assoluto in blucerchiato), Fornasier e Castellini. Davanti a Obiang e Maresca, la libertà di offendere è affidata a Bjarnason, Sansone e Wszolek, il terzetto predisposto ad innescare l'unica punta Pozzi. Al primo affondo la Roma la sbocca. Dodô centra dalla sinistra per Destro, Fiorillo salva in qualche modo ma il greco Torosidis raccoglie la palla e deposita senza problemi a porta vuota. Già al 6' la gara si fa in salita.
Buchi.
La reazione della Samp non tarda a palesarsi: al 10' Wszolek
conquista il fondo sulla mancina e impegna il connazionale Skorupski
con un tirocross a rientrare che per poco non regala a Bjarnason
l'occasione dell'1-1. Poco dopo il 20', Pozzi solletica l'estremo
polacco con un debole destro dal limite; Fiorillo rovina invece
l'esordio a sorpresa di Nainggolan, stoppando con il piede una
conclusione del belga-indonesiano ben imbeccato da Ljajic. Alla linea difensiva doriana mancano intesa, misure e meccanismi, e un altro buco
alla mezzora libera al tiro lo stesso Ljajic: Fiorillo neutralizza e
manda sopra la traversa.
Timori.
Al 36' un doppio intervento di Fiorillo su Florenzi ha davvero del
miracoloso – soprattutto la seconda parata, un misto di tecnica,
istinto e reattività – e ha il merito di tenere a galla i
blucerchiati, che nel secondo tempo si presentano più intensi e con un tentativo di
Pozzi stroncato in corner da Castan. Poi Maresca innesca Wszolek e De
Rossi risolve una situazione intricata dalle parti di Skorupski,
bravo a bloccare una rasoiata mancina di Sansone. Prima del quarto
d'ora, Mihajlovic dà il via ai cambi: Petagna rileva Pozzi, poi
Nainggolan e Florenzi fanno spazio a Strootman e Gervinho, segnale
inequivocabile dei timori di Garcia di fronte all'intraprendenza ospite.
Fuori.
Destro, partito in netto fuorigioco, si divora il 2-0 al minuto 35,
lo stesso dell'ingresso in campo di Gentsoglou al posto di Maresca.
Nel finale Fiorillo devia in angolo un pallonetto di Torosidis mentre
Gavazzi subentra a Bjarnason e in pieno recupero assiste Petagna, che
con la punta manca l'appuntamento con il tap-in del pareggio che
significherebbe supplementari. Siamo fuori ma a testa alta; ora sotto con il campionato.
Roma
1
Sampdoria
0
Reti:
p.t. 6' Torosidis.
Roma
(4-3-3): Skorupski; Torosidis, Burdisso, Castan, Dodô
(47' s.t. Benatia);
Nainggolan (24' s.t. Strootman), De Rossi, Taddei; Florenzi (30' s.t.
Gervinho), Destro, Ljajic.
A
disposizione: Lobont, De Sanctis, Marquinho, Totti, Maicon, Caprari,
Jedvaj, Ricci.
Allenatore:
Rudi Garcia.
Sampdoria
(4-2-3-1): Fiorillo; Rodriguez, Salamon, Fornasier, Castellini;
Obiang, Maresca (35' s.t. Gentsoglou); Bjarnason (45' s.t. Gavazzi),
Sansone, Wszolek; Pozzi (14' s.t. Petagna).
A
disposizione: Da Costa, Costa, Renan, Mustafi, Berardi, Barillà,
Soriano, Eramo, Poulsen.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Arbitro:
Tommasi di Bassano del Grappa.
Assistenti:
Paganessi di Bergamo e De Luca di Pescara.
Quarto
ufficiale: Tagliavento di Terni.
Note:
ammoniti al 17' s.t. Obiang e 22' s.t. Nainggolan per gioco scorretto,
al 41' s.t. Rodriguez per proteste; recupero 0' p.t. e 3' s.t.;
terreno di gioco in buone condizioni.
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