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Etwoo: la maglia di Okaka all’asta per i bambini del Gaslini

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Etwoo: la maglia di Okaka all’asta per i bambini del Gaslini

Una delle foto più belle degli ultimi anni lo ritrae in Under 21. Stefano Chuka Okaka in compagnia di Mario Barwuah Balotelli e Angelo Obinze Ogbonna. Non sono “nuovi italiani”, loro sono italiani da sempre, per nascita, anche se hanno nel cuore e nel sangue tutta la bellezza dell’Africa. L’Italia, porta dell’Occidente per i loro genitori, ha dato loro il calcio. E il calcio è fatto di momenti, di fortuna, di treni che passano e vanno presi di corsa. Come in Ogni maledetta domenica, anche nel calcio un attimo prima o un attimo dopo fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

Esordi. Stefano Okaka il più giovane italiano ad aver solcato i campi delle Coppe europee, il 29 settembre 2005. Contro l’Aris Salonicco, la Roma si
esibisce in una delle più classiche goleade. Stefano c’era, e di lì
sembrava aver preso il volo. All’inizio dell’anno dopo l'attacante fa gol in
Serie A per la prima volta e – sogno dei sogni – esordisce in Champions
League. Va a Modena dove gioca benissimo ma purtroppo segna poco.
Rientra a Roma e sembra la stagione decisivo. No, neanche quest’anno.
Brescia, Fulham e un gol, un solo gol, quello che avrebbe potuto
cambiare definitivamente la sua carriera.

Promessa. 6 gennaio del 2011. Stefano è
arrivato da una manciata di ore a Bari, Adriano è tornato in ritardo dal
Brasile e Ranieri aveva paura che non tornasse più, a Lecce va in scena
il derby. Ventura ci spera, lo mette dentro e Stefano fa gol. Questo è
il gol che può cambiare la sua carriera, farlo tornare a Roma da grande e
poterlo lanciare non più da promessa ma da splendida realtà. A Bari,
però, è notte fonda, lo spogliatoio va in frantumi definitivamente, come
Stefano che fa un altro gol e poi si fa male.

Gaslini. Parma, l’isola felice del
calcio, potrebbe diventare la sua culla. Lui, ragazzone dalla pelle
scura e l’accento perugino, in quella culla ci sta stretto. O troppo
largo. La Spezia lo accoglie per fare gol: gioca sempre ma ne fa 7 e
torna in Emilia. C’è una possibilità, imparare da un goleador di razza che
risponde al nome di Maxi López (la cui numero 7 del derby è sempre all'asta qui). Sì, lo scambio si fa, Pozzi a Parma,
Okaka a Genova sponda Samp. La sua prima maglia da neo-doriano, generoso
attaccante d’area di rigore qual è, la regala ai bambini del reparto di Anestesia e Rianimazione neonatale e pediatrica
dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova per sostenere il progetto benefico dell'U.C. Sampdoria. Per effettuare un'offerta clicca www.etwoo.it/item.php?id=248.

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