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Rimonta da urlo: da 0-2 a 4-2, il Livorno è abbattuto

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Rimonta da urlo: da 0-2 a 4-2, il Livorno è abbattuto

Una rimonta così, con tanto di vittoria, non la si vedeva da tempo. A memoria d'uomo dal 31 ottobre del 1993. Sampdoria-Milan da 0-2 a 3-2, con lo stacco di Katanec, il rigore di Mancini – oggi in Tribuna – e l'esplosione di gioia dell'ex Gullit. A distanza di vent'anni e passa, i blucerchiati ripetono una simile impresa al cospetto del Livorno dell'ex Mimmo Di Carlo e – come aveva esplicitamente chiesto Sinisa Mihajlovic alla vigilia – si regalano una pressoché certa salvezza anticipata.

Apnea.
I primi pericoli il Doria li crea dopo 10 giri d'orologio, da un
doppio schema consecutivo dalla bandierina orchestrato da Palombo:
prima è Gabbiadini a impensierire Bardi con un mancino maligno dalla
lunga distanza, poi tocca ad Eder costringere Biagianti al provvidenziale
salvataggio sulla linea. Dalla parte opposta, Paulinho sbaglia la
mira e la raddrizza nell'azione successiva centrando in pieno la
traversa con un destro al volo su perfetto suggerimento di Belfodil.
Ancora l'algerino, al 19', mette il connazionale Mesbah nelle
condizioni di calciare verso la porta. Da Costa è salvato dal
secondo legno amaranto di giornata ma nulla può sul facile tap-in di
Mbaye. Livorno avanti, Samp in apnea.

Fragili.
Gabbiadini ci mette 300 secondi a tirare fuori la testa dall'acqua,
sfruttando un calcio di punizione. Sul velenoso sinistro del numero
11 – deviato da Biagianti -, Bardi fa buona guardia, aiutato a sua volta dalla trasversale.
Dal corner seguente, Eder trova il pertugio per colpire al volo ma viene
nuovamente stoppato dalla muraglia difensiva toscana. La retroguardia
blucerchiata si scopre invece fragile e inconsistente quando Greco
affonda e Mbaye colpisce per la seconda volta nella stessa partita
(mai, in precedenza, aveva bucato la porta avversaria nel massimo
campionato). Ceccherini, visto l'andazzo, prova al 37' ad imitare il
compagno ma il suo colpo di testa, su corner di Greco dalla destra,
finisce non troppo lontano dal secondo palo.

Pari.
Dagli spogliatoi, Mihajlovic torna con un doppio cambio: dal tunnel
non rispuntano De Silvestri (tramortito da un colpo subito in avvio di gara) e Obiang, dentro vanno Fornasier e
Krsticic. Proprio Nenad, al 4', innesca Soriano, il neo-azzurro calcia dal
limite, Bardi non trattiene e lo stesso numero 10 lo punisce
inesorabilmente. 1-2, il Doria – schierato adesso con il 4-3-3 – ci
crede. E fa bene: da un cross di Fornasier all'apparenza fuori
misura, Okaka stacca di testa con Mbaye e Ceccherini combina la
frittata deviando nella propria porta il pallone del 2-2. All'8' è
pari e patta e in campo c'è un'altra squadra. Sulle ali
dell'entusiasmo, Soriano tenta l'eurogol su torre di Okaka; poi
tocca a Da Costa sbrogliare su un fendente di Mesbah.

Tripudio. Sventato il pericolo, la straordinaria rimonta viene completata al minuto 23. Decentrato
sulla sinistra, Okaka mette il turbo e spara, un tocco maldestro del neoentrato
Coda manda fuori causa Bardi e, dopo la grande paura, Marassi può
esplodere di gioia. Lo stadio intero si coccola il nuovo pupillo
dalla pelle d'ebano, che in due occasioni ravvicinate e in fotocopia manda
Gabbiadini a tu per tu con Bardi: soltanto alla seconda, Manolo timbra il 4-2
beffando l'estremo ospite in uscita. Dall'incubo al tripudio, per finire con
l'ovazione: per l'uscita di Okaka, per l'ingresso Maxi López. E per
la Sampdoria che sale a quota 34 e che comincia, davvero, un'altra
stagione.

Sampdoria
4
Livorno     
2

Reti:
p.t. 19' e 27' Mbaye; s.t. 4' Krsticic, 8' aut. Ceccherini, 23'
Okaka, 30' Gabbiadini.
Sampdoria
(4-2-3-1)
: Da Costa; De Silvestri (1' s.t. Fornasier), Mustafi,
Gastaldello, Regini; Obiang (1' s.t. Krsticic), Palombo; Gabbiadini,
Eder, Soriano; Okaka (33' s.t. Maxi López).
A
disposizione
: Fiorillo, Costa, Salamon, Renan, Sansone, Berardi,
Wszolek, Bjarnason, Sestu.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Livorno
(3-5-2)
: Bardi; Ceccherini (13' s.t Coda), Emerson, Castellini (36'
s.t. Piccini); Mbaye, Benassi, Biagianti (25' s.t. Emeghara), Greco,
Mesbah; Paulinho, Belfodil.
A
disposizione
: Anania, Aldegani, Gemiti, Mosquera, Borja, Valentini,
Duncan, L. Rinaudo.
Allenatore:
Domenico Di Carlo.
Arbitro:
Giacomelli di Trieste.
Assistenti:
Meli di Parma e Musolino di Taranto.
Quarto
ufficiale
: Iannello di Novi Ligure.
Arbitri
addizionali
: Mariani di Aprilia e Saia di Palermo.
Note:
ammoniti al 23' p.t. Biagianti, al 9' s.t. Greco, al 27' s.t. Soriano
per gioco scorretto, al 36' p.t. De Silvestri per comportamento non
regolamentare; recupero 1' p.t. e 2' s.t.; abbonati
19.108 (rateo gara 156.124 euro), paganti 1.793 (incasso 27.840
euro); terreno
di gioco in discrete condizioni.

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