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La Samp di ieri e e quella di oggi ricordano Boskov con tanti tifosi

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La Samp di ieri e e quella di oggi ricordano Boskov con tanti tifosi

Li ha abbracciati uno a uno, la signora Jelena. E per ognuno ha avuto parole buone e dolci, senza alcuna polemica perché non era proprio il caso. Questo era il caso, o meglio l'occasione, per ritrovarsi nel ricordo di una persona speciale. I giocatori della Sampdoria più vincente di sempre si sono dati appuntamento a Genova, nella Chiesa di Nostra Signora della
Consolazione di via XX Settembre, per partecipare alla messa in suffragio di Vujadin Boskov, il tecnico serbo scomparso un mese fa, l'uomo che ha saputo renderli grandi e immortali nei cuori dei sampdoriani.

Ieri. La famiglia Mantovani, i dirigenti, lo staff, i ragazzi di un tempo schierati come in una formazione boskoviana – Pagliuca, Mannini, Lanna, Pari, Pellegrini, Lombardo, Invernizzi, Vialli, Mancini, Dossena, Mikhailichenko, Nuciari -, le signore Vierchowod e Cerezo presenti per i mariti impossibilitati. In tanti hanno assistito alla funzione in rito cattolico celebrata da padre Mario Galli in rappresentanza del Doria di ieri.

Oggi. Insieme con loro numerosi tifosi blucerchiati e alcuni gruppi della Sud hanno riempito discretamente le tre navate di San Vincenzo. In prima fila, il presidente Edoardo Garrone e il vicepresidente Monica Mondini, ovvero il Doria di oggi che ha voluto omaggiare Vuja con questo ultimo, commosso saluto genovese.

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