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Amalfi: Garrone ritira il premio ‘Leader Fair Play’ e fa il punto della situazione

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Amalfi: Garrone ritira il premio ‘Leader Fair Play’ e fa il punto della situazione

Si è colorata di blucerchiato la seconda delle tre serate di gala organizzate nell'ambito di Football Leader 2014,
l'evento griffato Assoallenatori (AIAC) e patrocinato da FIGC e Lega Serie
A. Nella splendida cornice del Grand Hotel Il Saraceno di Amalfi, il presidente Edoardo Garrone
ha ritirato il riconoscimento 'Leader Fair Play', assegnato all'U.C. Sampdoria, al suo numero uno e ai suoi tifosi in base ai voti
dei tecnici iscritti all’AIAC presieduta da Renzo
Ulivieri.

Sinisa.
Oltre a rincontrare Beppe Iachini, il tecnico della promozione del
2012 anch'egli tra i premiati, la kermesse amalfitana è stata
l'occasione per fare il punto della situazione in casa blucerchiata.
«Mihajlovic? Quando è arrivato eravamo penultimi in classifica con
9 punti – ha detto Garrone ai microfoni di Sky Sport -; con lui
abbiamo tenuto una media-punti quasi da Europa League. Ha fatto molto
bene con una squadra giovane e ha rinvigorito uno spogliatoio che era
in difficoltà. A volte i giovani hanno bisogno di qualcuno di
carattere. Mihajlovic è prima di tutto un uomo di grandissimo
carattere e ha saputo dare alla Samp un gioco offensivo. Poi magari
si perde 3-0 o 4-0, però si gioca per vincere e quindi è più
divertente vedere le partite. Io con lui ho un ottimo rapporto: sono
convinto che farà molto bene anche l'anno prossimo».

Migliorare.
«Già tre anni fa – ha proseguito -, quando presi in mano la
Sampdoria e con Iachini tornammo in Serie A
dopo quel disgraziato la retrocessione, avevo detto che il mio
obiettivo era ringiovanire la squadra e migliorarci anno dopo anno.
La scorsa stagione ci siamo salvati con un paio di giornate di
anticipo; questa con cinque, facendo più punti dell'anno scorso pur
partendo male. Il nostro percorso è questo: la squadra nel frattempo
crescerà anche a livello di esperienza; poi ci saranno cambiamenti,
c'è chi uscirà, c'è chi entrerà però, piano piano,
miglioreremo».

Giocarsela
.
Ma dove può arrivare il Doria 2014/15? «Io credo che il prossimo anno, per una serie di motivi, avremmo 14
squadre su 20 sullo stesso piano. Sei le tolgo, ma le altre 14 si
giocheranno a inizio campionato la permanenza in A. E quindi
paradossalmente è anche più facile, se fosse possibile, arrivare
primi fra quelle 14, quindi arrivare intorno al settimo posto. Questo
vale per la Sampdoria, come per tutti gli altri: ce la giocheremo
anche noi».

Mercato.
«Gabbiadini? Come sapete è in comproprietà con la Juventus – ha spiegato Garrone -. Noi
puntiamo a rinnovare ancora per un anno: penso che un anno di
ulteriore maturazione alla Sampdoria farà bene a Gabbiadini, per me
un sicuro campione. Farà bene a lui, farà bene a noi e farà bene
anche alla Juve. Spero che si trovi l'accordo: se ne sta parlando, ma
credo che alla fine rimarrà con noi. Poli?
L'accordo
col Milan prevedeva il diritto di riscatto dell'altra metà e mi
aspetto che venga esercitato. Io non mi occupo di mercato e non
voglio nemmeno sapere i discorsi che sono in piedi: voglio essere
informato quando le operazioni sono negoziate al 90 per cento».

Fantantonio.
La chiusura è su Antonio Cassano. «La prima cosa che dico, la dico
veramente di cuore: io sono felice che Cassano andrà in Brasile.
Sono felice per lui, sono felice per quello che ha fatto alla
Sampdoria, sono felice per cosa lo lega ancora a noi e a Genova.
Auguro un grandissimo Mondiale a lui e naturalmente agli azzurri. Se
vedrò le partite della Nazionale, le guarderò perché è
l'Italia e perché c'è Antonio. Questo lo farò con grande passione.
Un ritorno? È difficile, non
lo so, vedremo. Può succedere, come no. Per adesso è no, ma nella
vita mai dire mai».

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