Regini è tutto blucerchiato: «Obiettivo raggiunto, con orgoglio e immensa soddisfazione»

Il
pancione cresce. Non il suo, ovviamente, perché i test atletici del
professor Bovenzi incombono e mister Mihajlovic non gradirebbe
affatto. Ad aumentare – eccome – di volume è il grembo della sua
compagna Federica, che nei prossimi mesi darà alla luce il primo
erede di famiglia. O la prima erede, visto che sul tema regna ancora
l'incertezza. Quel che è certo è invece che Vasco Regini, il futuro papà
in questione, è per intero un calciatore dell'U.C. Sampdoria.
«Finalmente, non lo ero mai stato prima
– sospira il difensore in
riva al mare della Riviera romagnola -. Era dal gennaio 2009 che
aspettavo questa notizia e che avevo questo obiettivo; oggi posso
dire di averlo raggiunto, con orgoglio e immensa soddisfazione».

Ce
ne hai messo di tempo, eh?
«Già,
però, il mio è stato un percorso naturale. Arrivai dal Cesena in
prestito con diritto di riscatto della metà, riscatto che fu
esercitato in estate. Poi, dopo un rinnovo dell'accordo e un prestito
a Foggia, sono passato in comproprietà con l'Empoli, ma il mio sogno
era quello di tornare a Genova da protagonista e da blucerchiato in
tutto e per tutto. Quest'anno ci sono riuscito e ne sono davvero
felice».

Un
anno, il 2014, che non scorderai facilmente.
«Davvero,
credo che non lo dimenticherò mai. Ho disputato la mia prima
stagione in Serie A con la maglia della Samp, ho affrontato grandi
campioni e giocato negli stadi che vedevo in tv da bambino, riuscendo
inoltre a dare il mio contributo alla squadra. Se aggiungiamo che a
breve diventerò papà, beh, posso dire che il 2014 è stato finora
molto positivo».

Intanto,
tra una ventina di giorni, ripartirà una nuova avventura. Contento
della conferma di Mihajlovic?
«Sì,
sono molto contento. Io e i miei compagni ci siamo trovati molto bene
con lui e i fatti, dallo scorso novembre, parlano chiaramente a suo
favore. Sono stati mesi in cui abbiamo fatto cose importanti insieme
e sinceramente non vedo l'ora di rimettermi al lavoro per poter
continuare il percorso».