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Ecco Massimo Ferrero, il nuovo numero uno si presenta: «Io voglio vincere»

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Ecco Massimo Ferrero, il nuovo numero uno si presenta: «Io voglio vincere»

«Sono
onorato di mettere questa maglia, perché la ricevo da Edoardo Garrone, una
persona per bene e di spessore, tra le più oneste e corrette che io abbia conosciuto. Il
presidente ha agito nell'interesse della Sampdoria, non il mio, né
il suo, ma solo quello della Sampdoria».
Queste le prime parole da sampdoriano di Massimo Ferrero, 63 anni da
compiere il prossimo 5 agosto, romano, produttore cinematografico di
livello mondiale e nuovo numero uno del club blucerchiato.
«Chi sono lo sapete – prosegue dalla Sala Magellano dello Starhotel
President di Brignole dopo il passaggio di consegne -. Nasco in un teatro di posa, a Cinecittà. Mi
ha dimenticato lì mio nonno e se non fosse stato per mia nonna forse
sarei ancora lì. Ho prodotto oltre 60 film e ne ho girati 150 o
anche di più. Sono un'artista di seconda generazione, originario di
Torino ma romano di nascita e adozione».

Predecessori.
L'eredità che raccoglie è pesante, la sfida è nuova e stimolante.
«Io sono molto felice e
molto ispirato – rivela Ferrero -. I miei predecessori, prima
Mantovani e i Garrone sono inimitabili, sono uomini che hanno fatto
l'Italia. E io spero di continuare ciò che hanno fatto loro. Il mio
arrivo un fulmine a ciel sereno? Sono due anni e mezzo che inseguo
questo sogno e oggi, al termine di una trattativa estenuante, finalmente lo realizzo: volevo essere il
presidente della Sampdoria e lo sono diventato. L'incontro con il
dottor Garrone è piuttosto recente, ma ci siamo subito capiti».

Piani.
«Non vi dirò le cifre dell'acquisto della Sampdoria – taglia corto
– perché non mi occupo di numeri: io faccio cinema e sono un tifoso
di calcio. Posso solo nuovamente dirvi che è stato fatto il bene
della Sampdoria, non il mio né quello dei Garrone. Piani
futuri? Vivrò a Genova e sarò presente, ho incontrato la dirigenza solo pochi istanti fa, devo
incontrare ancora tutto lo staff e poi vedremo e valuteremo».

Vittorie.
Calcio
e cinema è un connubio già noto, e a Napoli sta funzionando bene.
«De Laurentiis si è ispirato a me nel cinema, ora sarò io a inseguire lui –
scherza -. Ma sul campo il risultato sarà 3-1 per noi. Lo saluto e
lo aspetto da avversario. Mihajlovic? È il numero uno, sono un suo
grande fan. Un ritorno di Cassano dopo il Mondiale? Perché no? Sarà
una decisione però che prenderà Mihajlovic. Io voglio vincere,
voglio promettere grandi vittorie e un calcio-spettacolo. Un paragone con un film? Voglio una Sampdoria come Ben-Hur».

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