Piacere, Campana: «Gioco in mezzo ma mi piace attaccare»

In
Spagna lo chiamano mediocentro organizador. È il razionalizzatore
del gioco, quello che dosa i passaggi, travasa i palloni buoni per gli attaccanti e soprattutto gestisce i tempi di gioco. È
quello che ha in tasca il cronometro. E José Campaña, andaluso ventunenne,
ultimo arrivo in casa Sampdoria, ricopre proprio quel ruolo in cabina
di
regia. Egli stesso lo ha raccontato in un timido castigliano alla stampa
italiana. «Nella zona del
centrocampo posso giocare ovunque – esordisce a Bardonecchia, sede del ritiro blucerchiato -. Le mie caratteristiche sono
quelle di gestione della palla e di organizzazione della manovra. Gioco
in mezzo ma mi piace attaccare, guardare avanti, occupando in particolare la zona offensiva».

Qui alla Sampdoria gioca un altro spagnolo, Pedro Obiang. Cosa ti ha
detto al momento del tuo arrivo?
«Pedro, come tutti gli altri, mi ha accolto molto bene. Lui però mi
aiuta nelle traduzioni: mi dà una grossa mano nel comprendere gli
esercizi e mi dice quando sbaglio».

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali?
«Beh, l'obiettivo nel corso del campionato è quello di fare il meglio
possibile. Vogliamo ottenere tanti punti, più che possiamo. Il
desiderio, mio e dei miei compagni, è quello di fare una bella annata».

Hai un modello? Qual è il giocatore a cui più ti ispiri?
«In Spagna calciatori come Xavi e Iniesta sono punti di riferimento per
tutti, come in passato lo è stato Zidane. Si tratta di formidabili futbolistas: è normale che un ragazzo veda in loro degli atleti da imitare».