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Mihajlovic: «Voglio una Samp ambiziosa. E questa è la strada giusta»

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Mihajlovic: «Voglio una Samp ambiziosa. E questa è la strada giusta»

Per una buona parte dell'estate abbiamo passato il tempo a
tracannare il silenzio, a guardare il campo e vedere Sinisa Mihajlovic e
staff far lavorare la squadra tra corse e pallone. E lo abbiamo fatto
con il gusto di chi ha piacere a far parlare il campo. Ma in fondo i
dialoghi del serbo a microfoni accesi un po' ci sono mancati, e così
il ritorno del tecnico doriano di fronte ai cronisti è stato utile per
fare il punto della situazione dopo un mese spaccato di calciomercato
e una ventina buona di giorni di allenamento. «L'augurio
che faccio a voi e a me è quello di poter raccontare tante belle
vittorie – esordisce l'allenatore rivolgendosi ai cronisti raccolti
nella sala stampa del “Mugnaini” -. Lasciatemi salutare i miei
presidenti. A Edoardo Garrone va il mio abbraccio: con me si è
comportato da signore. Spero di farlo divertire da tifoso, ci seguirà
con affetto. E poi il mio augurio va al presidente Massimo Ferrero,
il cui entusiasmo spero di ripagare con i risultati. Sarebbe bello
dargli tante soddisfazioni al suo primo anno da presidente».


Test atletici a Bogliasco, ritiro a Bardonecchia, mercato. Qual è
lo stato attuale della Sampdoria?

«
Noi cerchiamo di
allestire una squadra di uomini esperti e giocatori giovani di
qualità. Il presidente mi ha promesso che non avrebbe venduto
nessuno e così ha fatto: in questo modo abbiamo un anno di lavoro
alle spalle. La squadra d'ora in poi non dovrà perdere la testa, ma
tenere sempre la mente alla partita; per fare questo ci sono i
Gastaldello, i Palombo e i De Silvestri. L'esuberanza è invece
legata ai giovani. Devono essere umili in allenamento e arroganti in
campo. Hanno un futuro davanti e devono correre a prenderselo».

Quale può essere l'obiettivo di questa Sampdoria?

«Questo è il primo
anno che iniziamo insieme: l'anno scorso siamo riusciti a recuperare
in corsa, ma poi ci siamo persi un mese, la preparazione estiva. Voi
sapete che i grandi obiettivi si conquistano a maggio, ma si
costruiscono a luglio. In queste settimane si costruisce il gruppo e
si mette benzina nei muscoli. I ragazzi sono stati meravigliosi: si
sono sacrificati e hanno lavorato tanto. Colgo l'occasione per
ringraziarli: questa è la strada giusta. La strada giusta per
togliersi delle soddisfazioni».

Il presidente Ferrero spesso è strabordante. Le toccherà
frenarlo?

«Il presidente non va
frenato. Con l'entusiasmo che ha trasporta anche noi. Il calcio è
gioia, non bisogna smorzarlo. Tutto quello che ha promesso ha fatto,
per cui bisogna sostenerlo. È
un personaggio diverso dai Garrone, ma sta dimostrando coi fatti
quello che vuole. È una
persona furba, attenta e leale; mi chiede consigli su tutto: con me e
Osti è in piena sintonia».

Diversi giocatori sono già arrivati, ma il mercato è in pieno
sviluppo. Si aspetta qualcosa da queste settimane di trattative?

«La campagna acquisti
ancora non è terminata. Qualche giocatore arriverà presto, e se
arriveranno quelli che mi aspetto saremo più forti di quelli
dell'anno scorso. Oltre al mercato e alle parole però serviranno
sudore, fatica, grinta, massima disponibilità e il desiderio di non
mollare mai. Voglio una Samp ambiziosa, che possa giocare per la parte sinistra della
classifica».

Davanti sono in tanti, c'è grande abbondanza.
«Sono tanti, davanti?
Perché tanti? Ho due giocatori in ogni ruolo. È
vero, però, che quest'anno la scelta è ampia. E anche per questo
abbiamo cambiato modulo, tentando di esaltare le soluzioni
offensive».

A proposito di modulo: il prescelto è il 4-3-3?
«Sì, crediamo sia il
modulo più adatto alle nostre caratteristiche; ma non esiste un
modulo che ti fa vincere in automatico: è solo una maniera più
facile per farsi capire. Sono l'intensità e l'atteggiamento a fare
tutto».

Presto potrà disporre di un Campione del Mondo come Mustafi. Che ne pensa?

«Non l'ho ancora
visto, ma presto si aggregherà. Avere in rosa un Campione del Mondo
è un onore per tutti, Sampdoria compresa. Tra poco tornerà e saremo
contenti di riabbracciarlo. Shkodran deve continuare il percorso
intrapreso e migliorare. Aver preso parte al Mondiale è stato il
meritato premio per i suoi sforzi».

Domani il primo match probante della stagione: l'Eintracht è un
avversario di livello internazionale. Che cosa si aspetta dalla gara
di domani?

«Abbiamo lavorato
bene, per mi aspetto di mettere in pratica ciò che abbiamo studiato
in queste settimane. Loro sono più avanti dal punto di vista della
preparazione, perché il campionato inizia prima, ma i ragazzi
daranno tutto quello che hanno al momento. Vogliamo vincerla».

C'è mai stato qualche dubbio sulla sua permanenza in
blucerchiato?

«Non ci sono stati
momenti in cui non ero convinto di rimanere. Volevo solo sapere i
dettagli riguardo a staff e progetto. Non appena sono arrivate le
conferme tutto è andato liscio. Ci siamo incontrati a cena e abbiamo
messo nero su bianco la permanenza alla Sampdoria».

Riguardo alla posizione di Gabbiadini, ci sarà modo di vedergli
fare la punta?

«Gabbiadini lo abbiamo
provato in ritiro come prima punta, in alternativa a Okaka. Ma viene
dopo Bergessio, Okaka, Eder e punta centrale. Quest'anno abbiamo
cambiato la disposizione tattica per non sfiancare gli esterni: ora
devono dare di più in fase di attacco».

Si aspetta qualche sorpresa dal campionato, la Juventus ha
accusato qualche problema?

«In fase di
preparazione può succeder di tutto. Per lo Scudetto vedo Roma, Juve
e Napoli; poi ci può esser qualche sorpresa, ma non credo per il
primo posto. Milan e Inter al momento sono un po' più indietro,
anche se sono grandi club».

E sulla carica di Presidente della FIGC che idea si è fatto?
«Sono per Albertini, è
un amico ed è soprattutto l'uomo giusto. Dopo la vita da calciatore
ha iniziato subito un percorso in federazione: è un ragazzo bravo e
intelligente».

Il derby alla quinta giornata di campionato può togliere un po'
di magia?

«I derby sono
importanti, ma portano solo tre punti. Non ci interessa quando verrà
giocato, ma dobbiamo essere bravi a farlo finire come l'ultimo».

Qualche novità sul mercato in entrata è già arrivata, e in
uscita si aspetta qualcosa?

«Cessioni? Rimarranno
tutti, stando a quanto abbiamo parlato col presidente. Se poi dovesse
arrivare un'offerta indecente per qualcuno allora si potrebbe
ragionare se farlo partire».

La Sampdoria di Vujadin Boskov era copetera, può esserlo
anche quella di Mihajlovic?

«La Coppa Italia è
una possibilità in più di andare in Europa. Noi cerchiamo di
onorarla, anche se magari si mette la “squadra B” all'inizio, poi
però se arrivi in semifinale vuoi vincerla. Quest'anno possiamo
cercare di fare meglio dell'anno passato, poi succederà quel che
succederà. È
comunque un'opportunità concreta per andare in Europa».

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