La bandiera resta alta: Gabbiadini decide il derby, Genova è nostra
Sventola alta la bandiera della Sampdoria. Sventola su Genova, soffia su una città più che mai cerchiata di blu. Il derby numero 109 è nostro, Genova è nostra. Lo dice il campo, dove Manolo Gabbiadini ha messo il punto esclamativo su una sfida come al solito tirata e assai combattuta. Lo dice la classifica, dove la società del presidente Massimo Ferrero – che debutto per lui nelle stracittadine! -, vola al terzo posto in solitaria, a quota 11 punti e imbattuta, alle spalle delle due regine Juventus e Roma.
Sorpresa.
Nel tripudio di colori, subito una sorpresa: di fronte ad una Sud
sontuosamente blucerchiata, capitan Gastaldello si accomoda in
panchina. Accanto a Silvestre ringhia Romagnoli. La fascia di
capitano se la lega Palombo al braccio destro. La partita parte
forte, la partita di Regini finisce al 10'. Nel tentativo di
rincorrere Perotti, il terzino sinistro deve arrendersi ad un
problema muscolare: Mihajlovic sceglie il pari-ruolo Mesbah per
rimpiazzarlo. Le nostre punte si cercano e si trovano al 19': servito
da Okaka, Eder guadagna il fondo ma non pesca Gabbiadini appostato al
centro dell'area. Perin blocca così come Viviano, un minuto più
tardi, su colpo di testa di Pinilla.
Piazzati.
La gara entra nel vivo, scorbutica, veloce, non proprio spettacolare.
È vero derby. Okaka fa il bello e il cattivo tempo là davanti,
dall'altra parte è Perotti la spina nel fianco della retroguardia
doriana. Senza troppi sussulti, si arriva al 38', minuto della prima
ammonizione da parte di Damato: sul taccuino finisce Silvestre. Manco
a dirlo – in una contesa bloccata – la più ghiotta occasione si
materializza da calcio piazzato. Su cross tagliato di Gabbiadini,
Pinilla in spaccata sfiora l'autogol al 42'. Silvestre, in pieno
recupero, non trova la porta sugli sviluppi di un'altra punizione di
Gabbiadini. Zero a zero, giusto così.
Gialli.
La seconda frazione si apre col giallo, il secondo della serata,
quello per Burdisso, duro su Okaka. Il terzo e il quarto seguono a
ruota. Le ammonizioni restano materia sudamericana: Eder e Pinilla se
le beccano entrambe in fase di ripiegamento. Le opportunità vere e
proprie continuano a latitare. Gasperini, allora, richiama Kucka per
Matri ma è il Doria a farsi vedere dalle parti di Perin: peccato che
Eder non trovi il compagno Soriano solo soletto in area genoana.
Anche i rossoblù perdono un effettivo per infortunio: metà ripresa
fuori Burdisso, dentro Bertolacci; Edenilson scala sulla linea dei
difensori.
Nostra. Meglio
noi, in questa ripresa. E la superiorità viene legittimata alla
mezzora spaccata. La staticità del maxischermo la spezza Gabbiadini, con una parabola delle sue, telecomandata sul palo
opposto alla posizione di battuta. Il battuto è Perin, sotto la Sud,
come lo scorso febbraio. De Maio forse sporca il mancino ma poco importa: il
gol è tutto del nostro numero 11. La Gradinata esplode, la panchina
con lei e tripudia pure la parte di Tribuna d'onore dove soffre il presidente.
Sansone rileva l'applauditissimo goleador per il rush finale. Poi si soffre, ma nemmeno più di tanto. Viviano prima guarda
uscire un'incornata del neoentrato Iago Falque, quindi si supera su un
terzo tempo di Pinilla indirizzato all'angolino basso. Non si passa, no. Genova è nostra, come tradizione.
Genoa
0
Sampdoria
1
Reti:
s.t. 30' Gabbiadini.
Genoa
(3-4-3): Perin; Roncaglia, De Maio, Burdisso (25' s.t. Bertolacci);
Ednilson, Rincon (36' s.t. Iago Falque), Sturaro, Antonelli; Perotti,
Pinilla, Kucka (15' s.t. Matri).
A
disposizione: Lamanna, Sommariva, Antonini, Izzo, Lestienne, Greco,
Mandragora, Rosi.
Allenatore:
Gian Piero Gasperini.
Sampdoria
(4-3-3): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini (11'
p.t. Mesbah); Soriano, Palombo, Obiang (45' s.t. Krsticic);
Gabbiadini (40' s.t. Sansone), Okaka, Eder.
A
disposizione: Da Costa, Romero, Duncan, Fedato, Bergessio, Rizzo,
Gastaldello, Marchionni, Cacciatore.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Arbitro: Damato di
Barletta.
Assistenti:
Tonolini di Milano e Marrazzo di Tivoli.
Quarto
ufficiale: Galloni di Lodi.
Arbitri
addizionali: Rocchi di Firenze e Pinzani di Empoli.
Note:
ammoniti al 38' p.t. Silvestre, al 4' s.t. Burdisso, al 5' s.t.
Obiang, all'8 s.t. Pinilla, al 33' s.t. Sturaro, al 35' s.t. Obiang
per gioco scorretto, al 32' s.t. Okaka per proteste; recupero 2' p.t.
e 3' s.t.; abbonati 14.174 (rateo gara 148.895 euro), paganti 15.626
(incasso netto 459.038 euro); terreno di gioco in pessime condizioni.
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