Mihajlovic conquista il terzo posto: «Nostro, con merito»
Ce lo immaginiamo sul divano, con le
gambe stese in avanti, le braccia larghe e il viso luminoso e
rilassato. Sinisa Mihajlovic dopo la vittoria sull'Atalanta, infatti,
può godersi il big match tra Juventus e Roma accompagnato dalla
serenità dei forti; quelli che per due settimane almeno vedranno
altre 17 squadre dall'alto al basso. «Sapevamo
che oggi sarebbe stata difficile – comincia il mister -, ma
nel primo tempo abbiamo dominato. Poi nella ripresa loro sono
cresciuti e hanno preso il controllo del gioco: hanno fatto la
partita. Si può dire che se avessero pareggiato non ci sarebbe stato
nulla da dire, ma Viviano non ha fatto manco una parata».
Godiamo. «Hanno
avuto una bella occasione finale – spiega ancora Sinisa -, ma noi
ne abbiamo avute molte in contropiede. Dobbiamo crescere in questo
senso, per soffrire di meno e imparare a gestire meglio la
situazione».
Intanto è terzo posto. «Certamente
questo piazzamento è oltre le aspettative – dice il serbo ai
media -, ma abbiamo ancora tutto il tempo per rovinarlo. Per cui
godiamoci il momento e poi, dopo il riposo, pensiamo al Cagliari».
Bergessio. Il
coraggio non si compra, si possiede. «Ho messo Bergessio in campo perché
volevo dare un messaggio positivo alla squadra – racconta
l'allenatore di Vukovar -, non dovevamo limitarci a difendere, ma
piuttosto ad attaccare. E difatti con l'entrata di Gonzalo abbiamo
sofferto molto meno. Gabbiadini? Bravo, ma può fare ancora di più».
Merito. «Il
nostro segreto è il sacrificio di tutti – dice in conferenza -,
abbiamo la giusta mentalità: difendiamo e attacchiamo insieme.
Sapevo che saremmo partiti bene, anche se non così bene. E ne ero
convinto perché ho visto questo gruppo lavorare e giocare. Ci siamo
conquistati tutto questo con merito, perché sappiamo soffrire».