Mihajlovic sprona i suoi: «Le grandi squadre non perdono mai due volte di fila»
Questa volta c'è poco spazio per le citazioni nella conferenza di presentazione della gara da parte di Sinisa Mihajlovic. Al contrario, una bella fetta di tempo viene impiegata per spiegare quali potrebbero essere i temi tattici di Sampdoria-Fiorentina e quali i giocatori recuperati in tempo per domenica, vista la spia rossa accesa in infermeria. «Capitan Gastaldello e Silvestre sono a posto – attacca il tecnico dalla sala stampa del "Mugnaini" -, mentre per quanto riguarda Romagnoli valuteremo domani. Il ragazzo comunque è convocato e dovrebbe essere a disposizione».
Fiducia. Terza gara in sette giorni, si può ripresentare un modulo come contro il
Chievo? «Il 4-3-1-2 è un'opzione valida – commenta Sinisa -, ma
solo domani vedremo come affrontare al meglio la Fiorentina. Abbiamo
preparato qualcosa per metterli in difficoltà e possiamo fare loro del
male. Ma siamo certi che anche loro avranno qualcosa in serbo. Comunque
sia, faremo di tutto per vincere: i ragazzi sono determinati e io sono
fiducioso».
Grande. I dati evidenziano delle similitudini tra la Samp e i viola. «Questo non può essere che un merito – commenta l'allenatore di Vukovar di fronte ai media -, perché sappiamo che giocatori abbiano e di quale livello. Vuol dire che siamo alla pari con un'ottima formazione. Ma domani voglio vincere, perché, come ho detto ai ragazzi, difficilmente le grandi squadre perdono due volte di fila».
Dispiacere. Con Montella un passato condiviso e tanti incroci, sia da giocatore sia da tecnico. «Quando ci siamo incontrati la prima volta – racconta Miha in riferimento ai trascorsi doriani -, lui era molto giovane. Ma abbiamo sempre avuto un buon rapporto, che si è conservato nel tempo, sia in ambito professionale sia privato. Questa volta però voglio dargli un dispiacere».
Opportunità. È
forse venuto il momento di Bergessio? «Gonzalo si è allenato molto bene – dice il mister -, per cui si merita di giocare dall'inizio. Lui come altri si sta impegnando a fondo, giorno dopo giorno, per cui petrebbe giocare». Un po' come è successo a Duncan. «Sono contento per lui – spiega in riferimento al mediano ghanese -, perché è cresciuto molto da quando è arrivato. Si è applicato ed è migliorato. Credo che l'occasione che gli è stata data non l'ha sprecata: a mio parere, ha fatto bene sia a Cagliari che a Milano. Le opportunità arrivano per tutti, bisogna solo coglierle».
Primavera. Nel frattempo, in sala stampa arriva un messaggino col il risultato della Primavera, vincente nel derby, e la domanda è automatica: ma qualcuno di questi ragazzi può far comodo alla Samp dei grandi? E Mihajlovic risponde: «Noi siamo già una squadra giovane, ma quando possiamo andiamo ad integrare alcuni giocatori del settore giovanile. Per loro è molto importante, perché accelera la crescita. In diversi si sono allenati con noi, o si allenano tutt'ora. Penso a Lulic, Djordjevic e Ivan. Per un club delle dimensioni della Samp è necessario seguire questa strada: far maturare in casa i giocatori. E noi lo stiamo facendo ormai da un po' di tempo».
Selezionatore. L'ultima battuta è sulla visita di Conte, c.t. della Nazionale azzurra in visita giovedì a Genova. «Sono contento che abbia risposto al mio invito – dice l'ex selezionatore della Serbia -, e sia venuto a Bogliasco. Cosa ci siamo detti? È un segreto tra di noi, ma comunque gli argomenti sono sulle tipologie di allenamento e i giocatori».