Rizzo non riesce a crederci: «Un sogno, sin da quando facevo il raccattapalle»

Chissà quante volte lo ha sognato, dopo essersi rimboccato le coperte, un gol così, sotto la Sud. Luca Rizzo, d'ora in poi, chiusi gli occhi, dovrà pensare ad altro: magari ad una rete in Europa oppure all'esordio in maglia azzurra. O a che altro. «L'ho sempre segnato un gol così – commenta il centrocampista genovese di fronte ai media -, sotto la nostra Gradinata. È da quando ero piccolo, da quando facevo il raccattapalle, che ci pensavo. Potete pensare che effetto faccia… È stato bellissimo uscire tra gli applausi del pubblico».

Mentalità. Tre punti e terzo posto, dopo aver affrontato e sconfitto una big.
«Abbiamo fatto una grande prova – commenta il numero 22 mentre il suo ex
compagno al Modena, Babacar, fa il guascone nascosto tra i giornalisti,
cercando di strappargli un sorriso -. Oggi è andata bene: abbiamo
battuto una grande squadra e ci siamo meritati questa vittoria. Il
mister ci ha preparato molto bene, soprattutto mentalmente: ci sta
facendo cambiare il modo di pensare».

Evenienza. Dopo tanti anni di
periferia, finalmente una squadra e una classifica metropolitana. «Credo
che le esperienze in Lega Pro e quella dell'anno passato, in B, mi
abbiano fatto crescere molto – commenta il classe 1992 -. Sento la
fiducia del mister e la squadra sta facendo un grande campionato. Oggi ci mancavano tutti i difensori centrali, ma Mihajlovic ci aveva già preparato
in settimana a questa evenienza. E ci ha sistemato in ruoli in cui tutti
avevano già giocato. Sapevamo di poter reggere bene, ed è andata così».