Mihajlovic può festeggiare: «Bene così, l’obiettivo resta la parte sinistra della classifica»

Prima
di stanotte, l'ultima volta che la Sampdoria aveva espugnato lo
stadio dell'Hellas Verona, Sinisa Mihajlovic era un lattante. Aveva
appena qualche mese e con ogni probabilità non sapeva ancora cosa
fosse un pallone. Era il 1969. E gli occhi del mondo erano puntati sì
su una sfera, ma non quella a scacchi, quella lunare, dove l'uomo
sbarcò per la prima volta. «Sono contento – racconta il tecnico
doriano ai microfoni dei media -, perché siamo riusciti a vincere.
Siamo quarti e qui il Doria non vinceva dal '69. Il risultato è
buono, anche se potevamo fare qualcosa in più».

Preparare. "Come
la Juve", per una volta, assume una sfumatura positiva. «Abbiamo perso
una sola volta in questo campionato – ricorda l'allenatore serbo -,
proprio come la Juventus. Tra una settimana ci affronteremo: loro
sono forti, noi pure. Cerchermo di vincere, come ogni gara. Ci
prepararemo bene per la partita e vedremo chi sarà più bravo».

Attaccanti. Poi,
l'ormai ridondante domanda sul mercato. «Di mercato non parlo –
taglia secco l'uomo di Vukovar -, al massimo ne parlo coi miei
dirigenti. Noi comunque abbiamo le idee chiare». Intanto, due nomi
chiacchierati come Gabbiadini e Okaka stasera hanno fatto benissimo.
«Gli attaccanti sono stati bravi – premette Sinisa -, ma è andata
bene tutta la squadra. A parte le amnesie, abbiamo avuto la testa
giusta. Con maggiore cattiveria e lucidità avremmo potuto fare sin
meglio, ma ci lavoreremo. Ad un certo punto sembrava facessimo di
tutto per farli pareggiare, nel secondo tempo invece siamo entrati
molto bene».

Spazio. Infine,
tornando agli argomenti spaziali, arrivare in Champions per la Samp è
un po' come arrivare sulla Luna: è un bellissimo sogno. «Dopo 14 giornate siamo al quarto posto senza rubare nulla –
ricorda il mister -, anzi manca qualche punticino. Sono sicuro che
recupereremo quanto abbiamo perso. Il terzo posto? Prima dell'inizio
della stagione ho detto che dobbiamo stare nella parte sinistra della
classifica. Ora, nel pieno del campionato, ci siamo. Se tra 15
o 20 giornate siamo lì, ci penseremo. Non cambiamo il nostro
obiettivo».