Palombo e il rinvio: «Spostamento necessario, spiace per i tifosi»

«Effettivamente non era un campo adatto ad una partita di calcio, era il terreno di gioco per una partita di botte.
Bastava una scivolata e rischiavi di farti male. Ci dispiace per i tifosi
che volevano questo match e per noi che volevamo giocarla». Angelo Palombo, fascia da capitano al braccio, ha tastato il prato del “Ferraris” e valutato col parigrado della squadra ospite e il direttore di gara Gianluca Rocchi l’impossibilità a disputare la gara: «Guardando il campo
bisogna essere obiettivi: non si poteva giocare. La gente paga anche
per lo spettacolo e che spettacolo avrebbero visto stasera? Un partita di
pallanuoto. Sentivo cantare e mi dispiace soprattutto per il pubblico; come
ci prepariamo noi si preparano anche loro ed è normale che restino delusi».

Rinvio. Gara posticipata, a data da destinarsi. «Rinvio? Lunedì, martedì per noi sarebbe un
problema perché giochiamo poi di sabato – commenta il numero 17 -, ognuno cerca di tirare l’acqua
al suo mulino. Noi, quando giocheremo, dovremo farci trovare pronti per
la partita. Non condivido quello che dice Preziosi, a loro ora
gira meglio, è vero, ma il derby è una partita diversa, a parte. Anche la
squadra più in forma può perderlo. Il derby fa storia a sé».

Pioggia. Colloquiando con i media, l’alfiere doriano continua: «Anche se
fossi stato in panchina avrei dato il mio contributo; ovvio, dal campo
avrei dato il massimo. Non ho mai fatto polemica anche quando sono stato
messo in discussione, è normale perché in un campionato ci possono
essere alti e bassi. Un paragone con l’alluvione? L’alluvione è stata una tragedia, c’è ancora gente senza
soldi e ancora senza lavoro. Stasera è stata una disfatta, da oggi è
piovuto veramente tanto, noi eravamo a Nervi e sembrava venisse giù il
mare dalla passeggiata».