Bazzani: «Per me è stata una serata veramente incredibile…»
E' felice, Fabio. Dopo mesi e mesi, con il solo antipasto (indigesto) della trasferta di Bergamo, è tornato a sentirsi un giocatore: ci vorrà ancora del tempo, d'accordo, ma il peggio è finalmente alle spalle.

Una parola sola: paura. Dopo 8 mesi è anche lecito averne: «Infatti ne ho avuta un po' – conferma il Bucaniere -, soprattutto all'inizio, ma forse era più disabitudine a giocare. Non lo so, fatto sta che nella ripresa ero sicuramente più sciolto: è stato un test utile, per capire come e dove bisogna lavorare».
Quanto può servire ancora alla Samp il carattere di Bazzani? «Alla Samp serve il carattere di tutti, perché in questo gruppo non ci sono fenomeni e uno o due giocatori non cambiano assolutamente nulla. Bisogna far quadrato e andare avanti tutti insieme, per questo la vittoria col Palermo è importante, perché ci permette di affrontare bene la sfida di domenica contro il Chievo, fondamentale. Non sarebbe stato facile entrare in campo dopo un altro risultato negativo».
Inserirsi di nuovo negli schemi di Novellino non è stato difficile per il bomber bolognese: «Il mister lo conosco da cinque anni, so bene ciò che vuole dai suoi attaccanti. Era la prima volta però che giocavo con questa nuova squadra e l'intesa non poteva essere ottimale, però non ho incontrato alcuna difficoltà, anche perché come dicevo prima so già come muovermi all'interno dei nostri schemi».
Nella foto Pegaso, Bazzani alle prese col palermitano Cossentino.
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