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Bonazzoli: «Lo sento, finalmente sono in ripresa»

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Bonazzoli: «Lo sento, finalmente sono in ripresa»

Il centravanti della Samp, tornato al gol mercoledì sera, sorride: «Non mi spiegavo gli alti e bassi, ma sento che la condizione sta migliorando. E occhio al Chievo: non è in crisi».

10_festabonazzoli«Dopo le due sfide col Palermo posso dirlo: sento dei miglioramenti, sono in ripresa». E' qui il succo della conferenza stampa di Emiliano Bonazzoli, tornato al gol mercoledì sera dopo un periodo nero no ma grigio sì: la forma sta tornando, i gol sono e saranno la logica conseguenza. Il perché lo spiega lui, calmo e sereno come sempre: «Non avevo mai avuto in infortunio grave come quello della passata stagione – ricorda Emiliano -, e non sapevo che una volta a posto sarei andato incontro a questi alti e bassi. Tra Coppa Italia e inizio campionato mi sentivo bene, poi il calo… Però lo ripeto, sto migliorando: bisogna allenarsi, lavorare e giocare, magari aiutando il morale con qualche gol come quello dell'altra sera».
Proprio quel gol, dopo due sconfitte di fila e un primo tempo col Palermo a sbattere su Berti, ha spezzato l'inerzia della gara regalando alla Samp un successo che – d'accordo – non chiuderà il discorso qualificazione ma quantomeno aiuta a trovare nuovi stimoli e nuove energie: «Esatto, segnare appena entrato è servito a quello – concorda Bonazzoli -. Non ci dà la tranquillità, non abbiamo il passaggio del turno in tasca, ma per l'umore della squadra, più che per il mio, è stato importante che le cose andassero così».
La squadra innanzi al singolo, allora, ma – torniamo all'inizio del discorso – non fa certo male ritrovare confidenza con un gesto che di questi tempi, un anno fa, era cosa di ogni domenica… Bonazzoli non si nasconde: «Sì, la mettevo dentro con continuità e in questo periodo invece no. E' logico ci fosse un po' di nervosismo, succede quando la forma viene a mancare. Per fortuna è andata bene, ero lì e anche se girarmi con rapidità non è nelle mie caratteristiche il gol me lo tengo stretto uguale. Prendo quel che viene, se mancano difensore e portiere è meglio ma l'importante è buttarla dentro… E poi serve esser sempre pronti e concentrati quando il mister chiama: che giochi un minuto o un tempo o tutta la gara, le occasioni possono sempre capitare».
L'altra nota lieta della serata è stata il rientro dall'inizio di Bazzani, dopo i pochi minuti di Bergamo. «Io l'ho visto bene – racconta Emiliano -, si è mosso, si è dato da fare con la solita grinta… Lo sappiamo tutti com'è Fabio, si vedeva subito la voglia che aveva di giocare. Siamo contenti, il suo rientro sarà importante».
Il Chievo, allora. Scuola del 4-4-2 come la Samp degli ultimi anni, e squadra che vive giorni non semplici. Bonazzoli, però, non si fida: «Hanno pochi punti, è vero, ma guai a pensarci su: cadremmo nella loro trappola. Sono anni che con gli stessi giocatori fanno sempre bene, bisogna stare attenti e pensare solo a fare la nostra partita».

Nella foto Pegaso, festa grande intorno a Bonazzoli dopo un gol.

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