Castellazzi: «Sono quasi pronto per rientrare»
Il portiere della Samp ottimista sul suo recupero: «I medici dicono che siamo in anticipo, e io ho una gran voglia di tornare a disposizione del mister. La squadra? Ha tutto per far bene».

Insegnamenti. Sono passati tre mesi da quel pomeriggio, un pomeriggio che ha negato al portiere sampdoriano la volata finale verso la Uefa e che lo ha costretto a dividere l'estate tra matrimonio e lavoro duro. Insegnamenti, anche questi. «Sì – racconta Luca nella sala stampa del Benatti di Moena, dopo il primo allenamento del ritiro 2008 -, capisci ancora una volta che nel calcio tutto cambia in un momento. Tre mesi fa giocavo tutte le domeniche, inseguivo il sogno Champions e all'improvviso mi sono ritrovato in sala operatoria. Questo è quanto, bisogna accettare e lavorare sodo giorno dopo giorno, è l'unico modo».
Il rientro. Proprio grazie al lavoro, Castellazzi sta tagliando di netto i tempi stabiliti per il recupero. Senza conseguenze mentali. «E devo ringraziare il chirurgo che mi ha operato, insieme a tutti coloro che mi hanno seguito dopo l'intervento. Non ho mai avvertito problemi in sede di rieducazione, dolori, infiammazioni, ho potuto concentrarmi soltanto sul recupero ed è un bel vantaggio. Ti consente di rientrare senza paura: ora ho ripreso ad andare in terra e quando passa la palla mi butto senza pensare a nulla». Passi avanti dunque, anche se per tornare al cento per cento qualche luna bisogna aspettarla. «Conto di rientrare stabilmente tra un mese, più o meno. I tempi sono questi ed il mio obiettivo è recuperare al massimo, senza farmi prendere dalla smania e soprattutto senza cadere in illusioni. Ho la fiducia del tecnico e della società, sono tranquillo».
Fiducia e classifiche. D'altra parte, numeri alla mano, Castellazzi la fiducia l'ha meritata: Luca è il secondo portiere italiano dietro Buffon. Lo dice la classifica. Eccezion fatta per il campione della Nazionale, i guardiani dei pali di chi è arrivato sopra il Doria l'anno passato battono bandiera straniera: «Me lo ha fatto notare un mio amico – conferma Luca, sorridendo -, si vede che mi vuole bene… Scherzi a parte, è vero: tolto Buffon, l'unico italiano nelle prime sette sono io ed è una soddisfazione non da poco».
L'anno che verrà. Soddisfazione anche per la Samp, perchè il sesto posto non se lo aspettava nessuno. E non sarà facile difenderlo. «No, non sarà facile – ammette Castellazzi – anche perchè ora gli avversari ci conoscono e ci affronteranno in maniera diversa. Se prima eravamo una mina vagante, oggi partiamo come certezza». E con elementi nuovi, a fronte di qualche cessione. «Chi è arrivato è forte, penso a Stankevicius ad esempio, lo conosco bene, ho giocato con lui cinque anni a Brescia. E' migliorato tanto dopo aver ricoperto 5-6 ruoli in Italia e poi fisicamente è un mastino, basta guardarlo. So che la Samp lo seguiva da un po', alla fine è riuscita a prenderlo». Chiusura sulle motivazioni, che necessariamente dovranno cambiare rispetto all'anno scorso. «Beh, mi ripeto: quando fai così bene non è semplice tornare ad aver fame, ma nessuno qui è appagato. Ve lo assicuro».
Nella foto Pegaso, Luca Castellazzi in posa nel ritiro di Moena.
altre news
Fornaroli torna Bogliasco: «La Samp mi è rimasta dentro»
Sponsor Day 2025: il ritrovo dei partner blucerchiati