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Castellazzi: «Sono quasi pronto per rientrare»

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Castellazzi: «Sono quasi pronto per rientrare»

Il portiere della Samp ottimista sul suo recupero: «I medici dicono che siamo in anticipo, e io ho una gran voglia di tornare a disposizione del mister. La squadra? Ha tutto per far bene».

20_castellazziL'obiettivo di Luca Castellazzi era chiaro da qualche tempo: presentarsi in ritiro al meglio, per poter bruciare ancor di più le tappe e per svolgere insieme al gruppo l'ultima parte della rieducazione, dopo il brutto infortunio alla spalla rimediato il 18 aprile scorso a Reggio Calabria.

Insegnamenti. Sono passati tre mesi da quel pomeriggio, un pomeriggio che ha negato al portiere sampdoriano la volata finale verso la Uefa e che lo ha costretto a dividere l'estate tra matrimonio e lavoro duro. Insegnamenti, anche questi. «Sì – racconta Luca nella sala stampa del Benatti di Moena, dopo il primo allenamento del ritiro 2008 -, capisci ancora una volta che nel calcio tutto cambia in un momento. Tre mesi fa giocavo tutte le domeniche, inseguivo il sogno Champions e all'improvviso mi sono ritrovato in sala operatoria. Questo è quanto, bisogna accettare e lavorare sodo giorno dopo giorno, è l'unico modo».

Il rientro. Proprio grazie al lavoro, Castellazzi sta tagliando di netto i tempi stabiliti per il recupero. Senza conseguenze mentali. «E devo ringraziare il chirurgo che mi ha operato, insieme a tutti coloro che mi hanno seguito dopo l'intervento. Non ho mai avvertito problemi in sede di rieducazione, dolori, infiammazioni, ho potuto concentrarmi soltanto sul recupero ed è un bel vantaggio. Ti consente di rientrare senza paura: ora ho ripreso ad andare in terra e quando passa la palla mi butto senza pensare a nulla». Passi avanti dunque, anche se per tornare al cento per cento qualche luna bisogna aspettarla. «Conto di rientrare stabilmente tra un mese, più o meno. I tempi sono questi ed il mio obiettivo è recuperare al massimo, senza farmi prendere dalla smania e soprattutto senza cadere in illusioni. Ho la fiducia del tecnico e della società, sono tranquillo».

Fiducia e classifiche. D'altra parte, numeri alla mano, Castellazzi la fiducia l'ha meritata: Luca è il secondo portiere italiano dietro Buffon. Lo dice la classifica. Eccezion fatta per il campione della Nazionale, i guardiani dei pali di chi è arrivato sopra il Doria l'anno passato battono bandiera straniera: «Me lo ha fatto notare un mio amico – conferma Luca, sorridendo -, si vede che mi vuole bene… Scherzi a parte, è vero: tolto Buffon, l'unico italiano nelle prime sette sono io ed è una soddisfazione non da poco».

L'anno che verrà. Soddisfazione anche per la Samp, perchè il sesto posto non se lo aspettava nessuno. E non sarà facile difenderlo. «No, non sarà facile – ammette Castellazzi – anche perchè ora gli avversari ci conoscono e ci affronteranno in maniera diversa. Se prima eravamo una mina vagante, oggi partiamo come certezza». E con elementi nuovi, a fronte di qualche cessione. «Chi è arrivato è forte, penso a Stankevicius ad esempio, lo conosco bene, ho giocato con lui cinque anni a Brescia. E' migliorato tanto dopo aver ricoperto 5-6 ruoli in Italia e poi fisicamente è un mastino, basta guardarlo. So che la Samp lo seguiva da un po', alla fine è riuscita a prenderlo». Chiusura sulle motivazioni, che necessariamente dovranno cambiare rispetto all'anno scorso. «Beh, mi ripeto: quando fai così bene non è semplice tornare ad aver fame, ma nessuno qui è appagato. Ve lo assicuro».

Nella foto Pegaso, Luca Castellazzi in posa nel ritiro di Moena.

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