Bellucci: «Un gol e forse potevamo cambiare le cose»
Al capitano di Kharkiv dispiace salutare l'Europa: «Fossimo riusciti a segnare quando avremmo potuto… Però ce ne andiamo a testa alta, sappiamo di aver fatto quel che potevamo».

Un gol bastava. Però il Doria ci ha provato, sostenuto dalla quarantina di tifosi saliti a Kharkiv per tenere alto il morale. «Usciamo con la consapevolezza di aver dato quello che potevamo – riprende Bellucci -. Dispiace, certo, anche perché se fossimo riusciti a segnare subito, quando avremmo meritato… beh, magari potevamo anche cambiare le cose. Loro non erano la stessa squadra dell'andata».
Marilungo. Il sorriso arriva dai 19 anni di Marilungo e dalla naturalezza con cui questo ragazzo affronta l'Europa: «Glielo dico tutti i giorni – spiega Bellucci -: se entro tre-quattro anni non gioca titolare in Serie A lo ammazzo. Per questo non sono sorpreso di come ha giocato: lo conosco bene, so quanto vale».
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Nella foto Pegaso, Claudio Bellucci cerca la porta del Metalist nel gelo di Kharkiv.
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