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Bellucci: «Un gol e forse potevamo cambiare le cose»

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Bellucci: «Un gol e forse potevamo cambiare le cose»

Al capitano di Kharkiv dispiace salutare l'Europa: «Fossimo riusciti a segnare quando avremmo potuto… Però ce ne andiamo a testa alta, sappiamo di aver fatto quel che potevamo».

26_bellucciClaudio Bellucci esce dallo Stadio Metalist a testa alta, consapevole di aver fatto quel che si poteva per onorare una Uefa compromessa dalla brutta serata di Marassi. «Quella sconfitta ha complicato tutto», ammette l'attaccante della Samp.

Un gol bastava. Però il Doria ci ha provato, sostenuto dalla quarantina di tifosi saliti a Kharkiv per tenere alto il morale. «Usciamo con la consapevolezza di aver dato quello che potevamo – riprende Bellucci -. Dispiace, certo, anche perché se fossimo riusciti a segnare subito, quando avremmo meritato… beh, magari potevamo anche cambiare le cose. Loro non erano la stessa squadra dell'andata».

Marilungo. Il sorriso arriva dai 19 anni di Marilungo e dalla naturalezza con cui questo ragazzo affronta l'Europa: «Glielo dico tutti i giorni – spiega Bellucci -: se entro tre-quattro anni non gioca titolare in Serie A lo ammazzo. Per questo non sono sorpreso di come ha giocato: lo conosco bene, so quanto vale».

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Nella foto Pegaso, Claudio Bellucci cerca la porta del Metalist nel gelo di Kharkiv.

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