Mister Del Neri non si fida del Bologna: «Squadra temibile»
Dal Bologna alle condizioni fisiche di Giampaolo Pazzini, dal momento che sta attraversando la squadra alle sviste arbitrali che ne hanno condizionato il cammino in questa prima parte di stagione. Il tecnico blucerchiato spazia su vari argomenti nella conferenza stampa che precede la rifinitura in vista della sfida contro i rossoblù.
Al "Ferraris" arriva il Bologna, terz'ultimo in classifica con soli sei punti all'attivo e fresco del cambio in panchina voluto dalla dirigenza rossoblù, che ha portato Franco Colomba a sedere sulla panchina della squadra dove ha militato per molti anni da calciatore al posto di Giuseppe Papadopulo che nel finale della scorsa stagione era riuscito nell'impresa di condurre alla salvezza una squadra che sembrava ormai condannata alla retrocessione fra i cadetti. Un cambio improvviso, quanto inaspettato quello avvenuto in seno ai rossoblù, ma voluto dalla società felsinea per dare una scossa a Di Vaio e compagni. «L'avvento di un nuovo allenatore può dare maggiori stimoli al gruppo, ma personalmente non ritengo il cambio tecnico un fattore positivo per una squadra – spiega senza esitazioni Luigi Del Neri -. Una società non prende mai questo genere di decisioni a cuor leggero perché cambiare allenatore comporta comunque delle controindicazioni e può lasciare degli strascichi». Il tecnico di Aquileia però non si lascia ingannare dal fatto che i prossimi avversari stiano attraversando un momento difficile. «Al di là della posizione in classifica che occupa attualmente e dell'avvicendamento in panchina, il Bologna è una buona squadra, che ha fatto vedere cose buone in questo avvio di campionato – puntualizza il mister -. Ha fermato la Juve a Torino e a Napoli ha giocato un ottimo primo tempo: inoltre hanno individualità importanti, come Adailton e Di Vaio. La mia squadra è consapevole di dover affrontare un avversario difficile e questo mi basta per essere tranquillo».
La Sampdoria vive questa vigilia con il dubbio legato all'impiego di Pazzini. Il bomber blucerchiato potrà giocare dall'inizio o verrà eventualmente impiegato a gara in corso?
«Se Giampaolo sta bene, giocherà con la mascherà protettiva come ha già fatto Gastaldello. Altrimenti è pronto Pozzi».
Quello legato al partner di Cassano non è l'unico dubbio in vista della sfida di domani pomeriggio. Oltre a Semioli, la Samp dovrà fare a meno anche di Padalino, squalificato per un turno. Potrebbe toccare nuovamente a Bellucci giocare sulla sinistra con lo spostamento di Mannini a destra?
«Abbiamo diverse opzioni e ancora un giorno per pensarci. C'è Bellucci, ma anche Ziegler e Franceschini mi danno buone garanzie in quel ruolo. Nel frattempo abbiamo recuperato Tissone, un giocatore importante per noi e contiamo di riavere al più presto anche Semioli».
Facciamo un passo indietro. Nelle ultime due gare, contro Parma e Lazio, la Sampdoria è stata penalizzata da errori arbitrali riconosciuti da tutti gli addetti ai lavori. Quanto ha dovuto faticare per convincere i suoi ragazzi che s'è trattato solo di errori?
«Sull'argomento si sono spese già molte parole. Io non voglio minimanente pensare che ci sia altro, altrimenti non farei più calcio. Senza dubbio resta il rammarico per i punti che ci sono stati negati e che nessuno ci restituirà, però non vorrei che questi episodi passati possano diventare un alibi per i miei giocatori. Il passato è alle spalle e purtroppo non ritorna: ora dobbiamo pensare al Bologna, prossimo avversario, con la mente sgombra e la voglia di regalare un risultato importante ai nostri tifosi».
La Sampdoria è seconda in classifica, ma nelle ultime due gare si è evidenziato un difetto nella gestione del risultato: sia col Parma che a Roma con la Lazio non siete riusciti a mantenere il vantaggio per più di cinque minuti. È un difetto su cui lavorare?
«È un difetto che ha portato due punti, contro due avversari che stanno disputando un buon campionato, come Parma e Lazio. Non va dimenticato che ci sono anche gli avversari in campo e a volte trovano il tempo e il modo per fare male. È una casualità, ma non è una costante, perchè nelle prime quattro partite non è successo. Dispiace aver preso gol su rilancio del portiere a squadra schierata, ma bisogna sempre tenere conto della forza degli avversari. Qualche difetto ce lo concediamo, non dobbiamo vincere il campionato, questo compito spetta ad altre squadre».
Nella foto Pegaso, mister Del Neri sul campo d'allenamento "Mugnaini" di Bogliasco.