Neanche la maschera ferma Pazzini: «Non la tolgo più»
Il pugno di Muslera non è bastato a fermare il Pazzo, che anche col Bologna, nonostante la maschera protettiva, ha trovato subito la via del gol, spalancando le porte del successo alla Sampdoria.
Segna sempre lui. Neanche a dirlo: Giampaolo Pazzini, per i tifosi doriani il Pazzo. Neanche il pugno in pieno volto, rifilatogli la scorsa settimana dal portiere laziale Muslera, è bastato per arrestare il ruolino di marcia dell'ex centravanti di Atalanta e Fiorentina, che a Genova, sponda blucerchiata, sembra aver trovato l'ambiente ideale per esaltare le proprie doti realizzative. Dopo sette minuti dal fischio d'inizio del match interno con il Bologna, il bomber di Pescia, per l'occasione mascherato, è riuscito ad andare a segno come al solito, avventandosi come un rapace sull'assist al bacio del gemello Fantantonio. E' iniziata così, come meglio non poteva, la gara con il Bologna di Pazzini, che alla vigilia tutti gli addetti ai lavori davano in ballottaggio con Pozzi per una maglia da titolare. «Grandissimo primo tempo, molto intenso – spiega il Pazzo, ripensando alla vittoria ottenuta a spese del Bologna -. La squadra aveva voglia di ottenere l'intera posta in palio e l'ha dimostrato, sfoderando forse la miglior prestazione stagionale, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa siamo un po' calati, ma credo che ci possa stare».
In molti si aspettavano una tua sostituzione nella ripresa, viste le condizioni fisiche di partenza. Invece sei rimasto in campo sino alla fine: la maschera non ti ha creato problemi?
«Non me la tolgo più… A parte gli scherzi, ovviamente si sta meglio senza, ma non ho accusato grossi fastidi. Non sono al cento per cento, perché ho ancora qualche problema di respirazione, ma a distanza di sei giorni dall'infortunio non potrei pretendere di più».
Sesto gol in campionato, ottavo in stagione per te. La squadra esprime un ottimo calcio e risultati vi danno ragione. Le avversarie sono avvisate?
«Stiamo facendo bene ed è nostra intenzione continuare a giocare come stiamo facendo. Dopo nove giornate, essere secondi in classifica con venti punti all'attivo è un risultato importante, che nessuno di noi si sarebbe aspettato ad inizio stagione. Un risultato ampiamente meritato che ci permette di guardare al futuro con ottimismo».
Mercoledì sera sarete di scena a Torino, in casa della Juve, una delle tue vittime preferite?
«In passato sono riuscito a fare gol alla Juventus in più di un'occasione, però ogni partita fa storia a sè e anche i valori in campo cambiano di volta in volta. La speranza è quella di riuscire a fare una buona partita all'"Olimpico": ci presenteremo dopo questo bel successo casalingo, carichi d'entusiasmo e quindi le prerogative per fare una buona gara ci sono tutte, speriamo bene».
Nella foto Pegaso, l'esultanza del Pazzo "mascherato" dopo il momentaneo 1-0.