Palombo fa autocritica: «Troppo brutti per essere veri»
In vista del preliminare di Champions League, il capitano doriano punta il dito contro l’atteggiamento della squadra a Colonia: «Giocando così si rischia di andare a Roma e non vedere il Papa».

Champions. Già, si torna in Germania per affrontare uno scoglio mica da ridere. «Il Werder è una formazione tosta – precisa il numero 17 doriano -. Sono anni ormai che giocano puntualmente nelle coppe europee, hanno partecipato spesso alla Champions League e hanno grande esperienza a livello internazionale». «Come ha spesso ripetuto il presidente nel corso di quest’estate – prosegue Angelo – non siamo ancora in Champions, diciamo che siamo sulla porta. Lo scorso anno abbiamo compiuto un’impresa arrivando quarti; ora vogliamo guadagnarci la qualificazione per non vanificare quanto fatto la stagione passata. Il nostro entusiasmo dovrà essere l’arma in più».
Doppia sfida. Il tutto, contro i biancoverdi di Thomas Schaaf, si deciderà in 180 minuti e il fatto di disputare il match di ritorno a Marassi potrà rappresentare un vantaggio per il Doria. «Andremo a Brema per giocare la nostra partita – preannuncia il mediano di Ferentino -. Loro sono un’ottima squadra, ma anche noi non siamo da meno: dobbiamo scendere in campo concentrati e pronti a vendere cara la pelle, anche se non si deciderà tutto nella gara d’andata in Germania. In casa nostra, i tifosi blucerchiati potranno darci una grossa mano nella sfida di ritorno: saranno il nostro dodicesimo uomo».
Nazionale. Infine, una battuta sulla Nazionale. Angelo Palombo è uno dei pochi reduci dal Mondiale in Sudafrica, confermati da Cesare Prandelli per la prima amichevole del nuovo corso azzurro, domani sera, martedì, a Londra contro la Costa D’Avorio. Insieme a lui, altri due blucerchiati: Antonio Cassano e la new entry Stefano Lucchini. «Sono contento per la chiamata del c.t. Prandelli – conclude Angelo, che spezza una lancia anche a favore dei compagni non convocati -. Il ritorno di Antonio e la prima convocazione di Stefano sono motivo d’orgoglio per la Sampdoria: spero che nelle prossime sfide ci sia spazio per Pazzini e Gastaldello, uno dei difensori più continui per rendimento di tutto il campionato».
Nella foto Pegaso, il capitano della Sampdoria Angelo Palombo in azione a Colonia.
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