Guberti, l’ammazza-Lazio: «Sono contento e soddisfatto»
Dopo il bolide dello scorso marzo, il numero 8 blucerchiato punisce nuovamente Muslera: «Ci ho provato e mi è andata bene. Ci tenevamo a riprenderci subito dopo il Werder e ci siamo riusciti».

E pure molto belli…
«Stasera l’avevo visto fuori dai pali, Dessena me l’ha appoggiata, ci ho provato e diciamo che mi è andata bene. E da quel momento la gara s’è messa in discesa».
Oltre a tutti i tifosi del Doria, chi hai fatto particolarmente felice in Tribuna inferiore?
«Mia sorella Laura, era insieme ai miei cuginetti e mi aveva pronosticato che avrei segnato. E allora ho voluto condividere con lei, con loro, la mia gioia».
Una gioia che, dopo martedì sera, ci voleva proprio…
«Sì, ci tenevamo a riprenderci subito e ci siamo riusciti. Forse nel primo tempo abbiamo pagato qualche scoria psicologica della partita col Werder e non siamo riusciti a giocare come avremmo voluto. Siamo venuti fuori alla distanza e abbiamo vinto meritatamente contro una squadra forte e organizzata come la Lazio».
Come ci si trova alle spalle delle punte uno abituato a fare l’esterno?
«Mi sono trovato bene, sia in Champions sia questa sera. È un buon momento di forma per me, sono contento e soddisfatto. Quello del trequartista è un ruolo che non avevo mai fatto: mi auguro che col tempo vada sempre meglio».
Il tuo rapporto coi tifosi sembra andare a meraviglia: due partite al "Ferraris", altrettante ovazioni. Convinto di aver fatto la scelta giusta a tornare?
«Certo, ci mancherebbe. Ringrazio il pubblico per gli applausi, sono fantastici. Ho voluto fortemente indossare nuovamente questa maglia e sono sicuro che quest’anno ci toglieremo insieme tante soddisfazioni».
Nella foto Pegaso, Antonio Cassano fa i complimenti a Stefano Guberti.
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