Palombo esulta: «Abbiamo battuto un’ottima Lazio»
Il capitano blucerchiato si gode la vittoria all'esordio in campionato, ma critica aspramente il prato del "Ferraris": «Mi domando come possa venire a giocare la Nazionale ad ottobre».

Gol mancato. «Cosa vorrei dire a Muslera? Vorrei fargli i complimenti: è stato davvero bravo a togliere quel pallone da sotto la traversa – ci scherza su Angelo, ripensando alla bella conclusione che l’estremo difensore biancoceleste è riuscito a sventare nella ripresa -. Dispiace perché non mi capita spesso di centrare la porta, ma anche questa volta non è entrata. Se la squadra vince, va bene anche non far gol: tanto c’è già in squadra chi li fa».
Pazzo. Tra quelli che sono destinati a bucare le porte avversarie c’è Giampaolo Pazzini, compagno anche in azzurro del capitano e appetito dai grandi club nazionali ed europei. «Giampaolo è un grande centravanti, oltre che un compagno di squadra straordinario – ammette il mediano doriano -. Sulle voci riguardanti il Real Madrid non so nulla: ovviamente mi auguro che resti con noi, perché questo gruppo ha le potenzialità per fare una grande annata in campionato, in Coppa Italia e in Europa League. Ora però dobbiamo pensare alla Nazionale: quattro convocazioni rappresentano motivo d’orgoglio per la Samp e per i suoi tifosi».
Prato. L’ultima battuta del capitano blucerchiato è una frecciata all’amministrazione comunale genovese, che si occupa della manutenzione del prato del "Luigi Ferraris". «Con la Lazio vincere non è stato facile: i biancocelesti sono una buona squadra, e lo anno dimostrato, ma il campo ci ha complicato ulteriormente la vita – conclude Palombo -. Il prato è in condizioni pessime: è difficile restare in piedi e quando calciamo il pallone, si alzano zolle di dimensioni impressionanti. Non capisco come la Nazionale possa venire a giocare su questo prato una sfida importante come quella con la Serbia, in programma il prossimo ottobre. Spero che qualcuno vi ponga rimedio».
Nella foto Pegaso, capitan Palombo raccoglie l'applauso dei tifosi a fine gara insieme a Volta.
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