Di Carlo soddisfatto: «L’avevamo preparata bene»
Il tecnico doriano guarda contento al pareggio ottenuto nella Milano nerazzurra: «La cosa importante è che la Samp in questo campionato c'è: stiamo migliorando sempre di più».
È davvero sorridente Mimmo Di Carlo all'uscita dallo spogliatoio dopo il pareggio del "Meazza" contro l'Inter; e, del resto, non potrebbe essere altrimenti. Certo, dopo il vantaggio di Guberti la speranza di poter vincere si era fatta largo nei pensieri doriani, ma, guardandolo a bocce ferme, questo è un punto che sa di guadagnato, soprattutto perché ottenuto al termine di una gara giocata alla pari contro un avversario temibile come i campioni d'Italia e d'Europa in carica. Il tecnico di Cassino comincia proprio da qui la sua analisi, partendo dalla marcia di avvicinamento svolta negli scorsi giorni della sua Sampdoria verso questa importante sfida: «Giocavamo contro l'Inter, la squadra più forte d'Europa, e l'abbiamo affrontata come dovevamo – ha esordito ai microfoni dei giornalisti dopo la gara -. Questa partita l'avevamo preparata bene del resto, cercando di non dare spazio alle loro ripartenze».
Reazione. Non era certamente facile uscire indenni dalla contesa, ma i ragazzi in maglia biancofasciata ci sono riusciti. Le chiavi di lettura della gara? Di Carlo le racconta così: «Nel primo tempo eravamo un po' contratti, avremmo potuto giocare di più, ma nel complesso sono molto contento della prestazione dei ragazzi – ha spiegato -. Siamo stati bravissimi a reagire subito alla sconfitta di giovedì contro il Metalist e oggi siamo stati compatti e abbiamo cercato di vincere fino alla fine».
Soddisfatto. Le occasioni nel finale capitate a Pazzini e Koman potevano lasciare un po' di amaro in bocca, ma Di Carlo non è d'accordo e, come già in altre occasioni, conferma le sue caratteristiche di "mezzopienista": «L'Inter è una squadra molto forte, che quando accelera diventa molto difficile da contenere. Alla fine sono soddisfatto, mi tengo il mio punto e va bene così – ha sentenziato -. Mi dispiace solo per l'infortunio di Curci, perché ero pronto per inserire Pozzi per dare più profondità alla nostra manovra».
Coraggio. Nonostante il non impiego di Pozzi, però, una punta in più l'allenatore doriano l'ha messa comunque, trattasi di Guido Marilungo, che ancora una volta ha offerto una prova all'altezza della situazione. «Guido è un giocatore che si adatta sia in fascia che come punta. Ha una grandissima corsa e quando trova spazi può far male – ha concluso il mister -. Perché l'ho fatto entrare? Beh, non potevamo chiuderci più di tanto e era mio obiettivo far capire all'Inter che c'eravamo anche noi. Direi che ci siamo riusciti».
Nella foto Pegaso, mister Di Carlo invita i suoi ragazzi alla calma in una fase della gara.