La Sampdoria gioca, l’Inter vince: Palacio beffa i blucerchiati
Una
beffa. Perché non si può parlare d'altro. Con il minimo sforzo e
una strenua difesa, l'Inter espugna Marassi nel recupero della 29.a giornata di campionato, condannando la Sampdoria
alla seconda sconfitta in tre giornate. Sconfitta estremamente
immeritata e altrettanto eccessiva nelle dimensioni; sconfitta che
non complica i piani salvezza dei ragazzi di Delio Rossi – assai intraprendenti e sempre in partita -, ma che
suona come un piccolo campanello d'allarme per i prossimi importantissimi impegni
ravvicinati, Palermo e derby.
Altra
storia. Estigarribia per Berardi, Sansone per Eder. Il mister
ripropone per nove undicesimi la formazione di Bergamo, ma rispetto a
quattro giorni fa sembra subito un'altra storia. Bastano infatti 49
secondi per concludere verso la porta di Handanovic. Ci pensa proprio
Sansone, di testa, su cross dalla destra di De Silvestri: l'estremo
sloveno blocca senza affanni. Due minuti dopo si rischia già dalla
parte opposta. Palacio scappa a tu per tu con Romero, il compagno di
Seleccíon lo disturba in uscita e devia di spalla il successivo
destro dell'ex rossoblù. Al 13' è sempre Palacio a impensierire la
difesa blucerchiata, stavolta su imbeccata di Cassano, ma il suo
sinistro da posizione angolata finisce a lato.
Scambio.
La risposta doriana non si fa attendere. Obiang cerca e trova Icardi
nel cuore dell'area nerazzurra: stacco di testa tra Juan e Ranocchia
e palla alta, sopra la traversa. Sarebbe invece sotto l'incrocio
l'incornata di Maurito al 20'. Su corner di Sansone, Handanovic ci
arriva e rimanda in angolo. Al 28', poi – dopo un dubbio giallo per
simulazione a Poli (diffidato, salterà il Palermo) – è ancora il
duo d'attacco argentino-lucano a creare con uno scambio ravvicinato i
presupposti per andare al tiro, tiro secco, mancino, che il numero 1
interista annienta con tranquillità. Meno tranquillo Handanovic
appare al 35', su un altro mancino, stavolta di Krsticic, indirizzato
al sette: il suo volo salva il risultato.
Sotto.
Passa un niente e Icardi, per pochissimo, non punisce Jonathan,
scivolato due volte al limite della propria area di rigore. Il Doria
domina, è l'unica squadra in campo, ma è l'Inter ad alzare le
braccia il cielo grazie ad un guizzo del proprio uomo migliore:
Palacio, bravo a smarcarsi e a deviare di testa, sul palo più
lontano, un traversone di Pereira dalla sinistra. Romero tocca ma non
basta. Al via del secondo tempo Palombo ci prova prima su punizione,
poi lancia Sansone che trova lo spiraglio per il sinistro a giro:
Handanovic ci arriva. La Samp insiste con De Silvestri, che spinge
sulla corsia di competenza, va sul fondo e centra per Icardi, la cui
girata di fronte non vede lo specchio.
Bugiardo.
Lo vedrebbe Palacio, all'11', ma Mustafi ripiega e lo stoppa al
momento giusto, quello dei primi cambi: Silvestre per Jonathan, Maxi
López per Sansone. Poi tocca a Kuzmanovic per Cassano. Stramaccioni
si copre, Rossi getta nella mischia Poulsen (al posto di
Estigarribia), che costringe Gargano al fallo al limite: sarebbe il
secondo giallo ma Banti grazie l'uruguayano. Della battuta s'incarica
Maxi, poco preciso e poco potente nella conclusione. Munari rileva
Krsticic per l'amaro rush finale, in cui Palacio, in contropiede,
fulmina Romero per lo 0-2. Risultato tanto bugiardo quanto sincero
l'applauso della Sud al triplice fischio.
Sampdoria
0
Inter 2
Reti:
p.t. 43' Palacio; s.t. 48' Palacio.
Sampdoria
(3-5-2): Romero; Mustafi, Palombo, Gastaldello; De Silvestri, Poli,
Krsticic (41' s.t. Munari), Obiang, Estigarribia (32' s.t. Poulsen);
Sansone (14' s.t. Maxi López), Icardi.
A
disposizione: Da Costa, Berni, Rodríguez, Renan, Maresca,
Castellini, Berardi, Soriano, Rossini.
Allenatore:
Delio Rossi.
Inter
(4-3-1-2): Handanovic; Jonathan (13' s.t. Silvestre), Ranocchia, Juan
Jesus, Pereira; Gargano, Kovacic, Zanetti; Guarín; Palacio, Cassano (23' s.t. Kuzmanovic).
A
disposizione: Belec, Carrizo, Schelotto, Alvarez, Rocchi, Benassi,
Samuel, Pasa.
Arbitro:
Banti di Livorno.
Assistenti:
Di Fiore di Aosta e Dobosz di Roma 2.
Quarto
ufficiale: Bianchi di Lucca.
Giudici
di porta: Gervasoni di Mantova e Giannoccaro di Lecce.
Note:
ammoniti al 22' p.t. Poli per simulazione, al 20' s.t. Gargano, al
31' s.t. Krsticic, al 43' s.t. Kovacic per gioco scorretto, al 29'
s.t. Handanovic per comportamento non regolamentare; abbonati 20.012,
paganti 5.200; recupero 1' p.t. e 4' s.t.; terreno di gioco in
discrete condizioni.