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Botta e risposta Acerbi-Eder. Poi la Samp sbatte sul Sassuolo

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Botta e risposta Acerbi-Eder. Poi la Samp sbatte sul Sassuolo

Quel che conta è che la Sampdoria si sia rialzata. Un punto muove la classifica e fa morale, soprattutto dopo la tremenda batosta di Torino, uno di quei colpi che non sai come e quando ti riprendi. Lo ignori a maggior ragione se dopo 120 secondi della partita del riscatto ti ritrovi tra le mura amiche a inseguire. Eppure i blucerchiati di Sinisa Mihajlovic non si sono arresi: si sono rimboccati le maniche e hanno presto rimesso in piedi una situazione complicata, resa ancora più difficile dalla qualità di un avversario come il Sassuolo. Un undici di assoluto valore che, pur senza il trio Berardi-Zaza-Sansone, resta formazione di tutto rispetto.

Pari.
Nemmeno il tempo di prendere le misure che siamo già sotto. Sugli
sviluppi di un corner dalla sinistra, Vrsaljko crossa dalla sponda
opposta e pesca la fronte di Acerbi, liberissimo di colpire e di
trafiggere Viviano. Colpito a freddo, il Doria prima rischia di
subire lo 0-2 (destro di Lazarevic a sfiorare l’incrocio), poi
conquista il pari. Lo fa con Eder, lestissimo a girare in rete con un
preciso stacco di testa un invito di Soriano. Il Sassuolo prende gol
e perde Vrsaljko per infortunio: al quarto d’ora entra Gazzola. E gli
ammoniti sul taccuino di Irrati diventano tre a strettissimo giro di
posta: Obiang, Biondini e Brighi vengono giustamente sanzionati con
il giallo al pari di Lazarevic, reo di aver frenato una sgroppata di
Regini a metà gara.

Equilibrio.
Sul piazzato seguente, Duncan calibra per Muñoz,
fermato sul più bello da un volo di Consigli. L’equilibrio regna in
ambedue le fasi di gioco e pure nelle ghiotte opportunità per
passare: Floccari al 32′ impegna Viviano con un destro dritto per
dritto. Sette minuti più tardi lo stesso Floccari scappa tra Muñoz
e Romagnoli e si presenta a tu per tu con il portierone doriano, che
gli si oppone con la sua fisicità. Un rischio enorme e una bella:
nell’occasione l’argentino si fa male e lascia il posto a Coda, altro
esordiente in maglia blucerchiata.

Tridente.
La Samp parte forte al ritorno dagli spogliatoi. Eder suggerisce
dalla mancina, petto di Obiang e destro potente di Okaka: tutto bello
ma troppo alto. L’estetica resta al 18′ – assist di Obiang, destro
ravvicinato di Eder -; il risultato, però, è lo stesso: azione
vanificata, stavolta dai piedi di Consigli. Di Francesco cambia
ancora un altro terzino – Peluso subentra a Longhi – e dalla panchina
lato Sud si alza Eto’o. Viviano blocca sicuro Floro Flores, Soriano
conclude alle stelle un’azione prolungata in area neroverde. Per
Mihajlovic è giunto il momento del tridente. Fuori Palombo, Soriano
arretra, dentro il camerunense, nuovo riferimento centrale offensivo;
ai suoi fianchi Eder e Okaka, ammonito per aver discusso con Peluso
(già diffidato, salterà il Chievo).

Posta. Nella fase finale della contesa, Duncan
e Floccari spaventano i portieri avversari dalla distanza. Il
Sassuolo esaurisce le sostituzioni con Taider per Floro Flores, ma è il Doria che ci prova con maggior insistenza:
Soriano strozza il destro e favorisce l’intervento di Consigl, Eto’o crea scompiglio in area emiliana putroppo senza produrre gli effetti sperati. E così, dopo quattro giri aggiuntivi d’orologio, le due squadre si dividono la posta. 1-1, parità: capita spesso quando in due si gioca per vincere.

Sampdoria 1
Sassuolo    1
Reti
:
p.t. 2′ Acerbi, 9′ Eder.
Sampdoria
(4-3-1-2)
: Viviano; De Silvestri, Muñoz
(41′ p.t. Coda), Romagnoli, Regini; Obiang, Palombo (25′ s.t. Eto’o),
Duncan; Soriano; Okaka, Eder.
A disposizione: Frison, Massolo,
Mesbah, Correa, Bergessio, Djordjevic, Marchionni, Lulic, Wszolek,
Ivan.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Sassuolo (4-3-3):
Consigli; Vrsaljko (15′ p.t. Gazzola), Cannavaro, Acerbi, Longhi (20′
s.t. Peluso); Biondini, Magnanelli, Brighi; Lazarevic, Floccari,
Floro Flores (36′ s.t. Taider).
A disposizione:
Pomini, Polito, Antei, Chibsah, Donis, Bianco, Lodesani, Sereni.
Allenatore:
Eusebio Di Franesco.
Arbitro: Irrati
di Pistoia.
Assistenti:
Tonolini di Milano e Lo Cicero di Brescia.
Quarto ufficiale:
Paganessi di Bergamo.
Arbitri
addizionali
: Massa di Imperia e Pezzuto di Lecce.
Note:
ammoniti al 12′ p.t. Obiang, al 13′ p.t. Biondini, al 16′ p.t.
Brighi, al 23′ p.t. Lazarevic, al 13′ s.t. Cannavaro, al 40′ s.t.
Regini per gioco scorretto; al 26′ s.t. Okaka, al 38′ s.t. Taider e
De Silvestri per comportamento non regolamentare; recupero 2′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 18.077 (rateo gara 155.730 euro), paganti 1.649
(incasso netto 27.161 euro); terreno di gioco in non perfette
condizioni.

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